“Ci state togliendo il sangue, allora noi preferiamo donarlo ai cittadini”
Roma, 17 agosto – Sulla stampa pre ferragostana è passata sottotono la notizia che Agenti della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato, unitamente ai Vigili del Fuoco, protesteranno in piazza donando il sangue il 27 agosto prossimo, per iniziativa della Consulta Sicurezza dei Sindacati autonomi del Comparto sicurezza e soccorso pubblico Sap, Sappe, Sapaf e Conapo.
Il tema dominante è: “Ci state togliendo il sangue, allora noi preferiamo donarlo ai cittadini”.
Così, centinaia di poliziotti, Penitenziari, Forestali e Vigili del Fuoco si ritroveranno in Piazza del Popolo, a Roma, assieme ad un’autoemoteca che effettuerà prelievi di sangue.
A Montecitorio, inoltre, fino al 10 settembre, ci sarà un presidio permanente. “I nostri iscritti aderiranno in massa per dare un segnale forte a questo Governo che ha continuato a tagliare sulla sicurezza come i precedenti Esecutivi…..”
La giornata del 27 agosto, spiegano i Segretari Generali dei 4 Sindacati autonomi, Gianni Tonelli, Donato Capece, Marco Moroni e Antonio Brizzi “sarà un momento di confronto anche con i cittadini, che come noi potranno donare il sangue. Spiegheremo alla gente le ragioni di una protesta che non è legata soltanto a rivendicazioni stipendiali, anche se le nostre retribuzioni sono al palo da 5 anni e il tetto salariale ci penalizza in misura maggiore rispetto al pubblico impiego.. Spiegheremo ancora che senza una riforma della sicurezza ci sarà sempre meno sicurezza, che le donne e gli uomini in divisa stanno dando il sangue a uno Stato che non li merita e non li rispetta, che non ci permette di tutelare al meglio i cittadini e che troppo spesso si ricorda dei suoi servitori solo quando muoiono da eroi in servizio. Noi non ce la facciamo più”.
In piazza, il 27 agosto, ci sarà anche la banda musicale dell’Anppe, l’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria, che allieterà la giornata di mobilitazione con un accattivante repertorio di marce e brani conosciuti. Che aggiungere? Ovviamente nulla; la situazione in cui si trovano le Polizie della Repubblica è ben nota! Va solo aggiunto che le Polizie non vogliono sottrarsi al proprio dovere, ma va detto a voce alta, possibilmente urlata, che sono ben consapevoli che il loro lavoro non è uguale a quello degli altri lavoratori; quello che non si può accettare è che la politica non tenga nella giusta considerazione i sacrifici umani e professionali a cui tale categoria è esposta.
Ma, in particolare, se la vita di un Agente di Polizia o di un Carabiniere, per i cultori della violenza, vale così poco, lo stesso non può dirsi per la stragrande maggioranza degli Italiani laboriosi e onesti ai quali i tutori della Legge assicurano, con coraggio e generosità, la difesa della persona e degli averi con rischio della vita.
E tutto questo va con forza asserito perché dove c’è un Carabiniere, un Agente di Polizia, un Finanziere, o comunque una Divisa, c’è lo Stato.
Ma la politica nazionale, da più di vent’anni a questa parte, sembra ignorare tale aspetto….
DEL DIRETTORE
Ma se gli altri organi di stampa non intendono rendere partecipi i cittadini di quanto sopra detto, la notizia non è sfuggita al nostro Articolista, Raffaele Vacca, e il quotidiano “www.attualita.it” sarà sempre con loro, sempre schierato con la legge, riproponendo quotidianamente questo articolo o integrandolo ma comunque, fino al 10 settembre, sarà sempre in prima pagina e sulla pagina di facebook “attualita.it”.