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Bertolaso passa “il testimone” a Marchini

Bertolaso passa “il testimone” a MarchiniBerlusconi BERTOLASO mARCHINI

Roma, 1 maggio – Ha suscitato interesse, consensi e forti mal di pancia la rinuncia di Bertolaso in favore di Marchini nella corsa per il Campidoglio, sebbene era già nell’aria un avvicendamento tra le due personalità fuori dai partiti e collocabili entrambi nell’aria dei moderati.

È chiaro a tutti che il centro-destra a Roma, presentandosi con ben quattro candidati in lotta tra loro con piglio maggiore che con gli avversari di sempre, avrebbe avuto notevoli difficoltà per arrivare al ballottaggio e nessuna chanc per conquistare la poltrona più importante di questa città.

Il passaggio “del testimone” è avvenuto come si conviene a dei gentiluomini senza polemiche, ricatti o patteggiamenti tipici dei “mestieranti” della politica, che si azzuffano per conquistare o mantenere posizione di potere.

A questo punto la signora Meloni ed il signor Salvini, vistisi franare il terreno sotto i piedi, hanno sfogato il loro risentimento con apprezzamenti pesanti, soprattutto nei confronti di Berlusconi.

È fin troppo chiaro a tutti che qualora i sondaggi avessero qualche fondamento di verità (e per molti lo hanno), alla futura “mamma d’Italia”, sostenuta solo dalla Lega, che in questa città non ha un seguito notevole,  verrebbero tarpate le ali e svanirebbero i suoi sogni di diventare la prima cittadina di Roma-Capitale.

Inoltre, va tenuto nel giusto conto che, oltre agli ammiccamenti maliziosi dei Casini, dei Fini ed altri, esiste la quasi certezza del coinvolgimento della destra di Francesco Storace, anche se porterebbe in dote un modesto pacchetto di iscritti e simpatizzanti.

Sorprende, ma solo fino ad un certo punto, il “colpo di coda” di Berlusconi, il quale, bisogna ammetterlo, ha salvato la propria faccia in questa vicenda che certamente non passerà alla storia.

Infatti, già nello scorso mese di febbraio aveva proposto all’intero centro-destra, il nome di Marchini come candidato Sindaco di Roma, ma, sempre la stessa signora Meloni, aveva espresso un secco “no” proponendo, a sua volta, la signora Rita Dalla Chiesa che, garbatamente, ha risposto: “no grazie”.

A questo punto i giochi sembrano fatti anche perché mancano ormai solo pochi giorni per la presentazione delle liste elettorali.

Sentiti gli umori all’interno di Forza Italia, non si esclude che qualcuno esterni il suo dissenso abbandonando il partito, ma è assai verosimile che tutto ciò sia già stato messo nel conto.

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