Roma, 20 ottobre – ore 19:06 – Il dimissionario sindaco Marino, in conferenza stampa, ha precisato “Sono stato ascoltato come persona informata sui fatti e non sono indagato”. “Gli esposti presentati da M5s e Fdi sono vergognosi e in malafede. Non ho mai usato denaro pubblico a scopo privato semmai il contrario. A New York ho incontrato chi si occupa di housing sociale al termine della mia vacanza estiva e anche se gli incontri erano istituzionali mi sono pagato l’albergo da solo”.
“Cosi’ come prevede la legge e come detto nella mia lettera di dimissioni – ha ribadito Marino – pensavo e penso che ho 20 giorni per fare opportune riflessioni e verifiche sulle mie dimissioni”. A proposito della possibilità che il sindaco abbia o meno la maggioranza in consiglio comunale Marino ha precisato che ciò “fa parte delle verifiche che bisognerà fare”.
“Mi sono dimesso – ha spiegato Marino – per estremo rispetto verso l’autorità giudiziaria e volevo presentarmi di fronte ad essa dimissionario per chiarire i fatti che mi riguardano”.
Alfano, da parte sua, ha dichiarato “È un thriller sulla pelle della città, sta dando un ultimo aiutino al Pd”
I sostenitori del sindaco Marino intanto torneranno in piazza del Campidoglio domenica 25 ottobre alle 12 per chiedergli di ritirare le dimissioni. “L’8 ottobre 2015 la democrazia e la città di Roma hanno subito una profonda ferita – si legge nella pagina FB Marino ripensaci – Il sindaco Marino, eletto con il 64% dei voti dei romani è stato costretto a presentare le proprie dimissioni a seguito di una serie di manovre politiche. Forte del –massiccio consenso popolare che sta ricevendo in queste ore ritorni sui suoi passi”.
Riportato ciò, in relazione all’asserito pagamento di molte cose di tasca propria fatta dal Sindaco della Capitale, ci balza alla mente la dichiarazione sottoscritta su uno scontrino giustificativo per l’elevata cifra di euro 8,63, effettuato in 19 ottobre di due anni fa, quando ha offerto la colazione ad un reduce dell’Olocausto. Quindi non ha offerto di tasca sua nemmeno una colazione a quell’uomo!
Certo, in trasferta a Parigi, ha compiuto il bel gesto di un omaggio di un mazzo di fiori alla redazione di di Charlie Hebdo, per l’importo di 100 euro. Anche questi però oggetto di giustificazione sullo scontrino..
Già, ma Lui non riconosce come sue molte firme sugli scontrini. Forse rientrano anche questi due ….
Sui molti suoi supporter che lo invocano e pregano di ripensarci sulle dimissioni, la preoccupazione di andare a casa e non essere rieletti, costringendo a cercarsi un altro lavoro, è tanta. Ma è sul molto che viene un piccolo dubbio. Quando si parla “del 64% dei voti dei romani”, si altera il significato poichè non si dice che i votanti al ballottaggio delle amministrative che lo ha visto – legittimamente sia ben chiaro – vincitore, sono stati solo 664.490, sconfitto Alemanno con 374.883 con un’affluenza alle urne del 44,7% degli aventi diritto, e quindi due terzi si ma di coloro che sono andati a votare, con un’astensione del 55,3% di gente che forse non riteneva valido nessuno dei due candidati …
Vedremo se si verificherà l’ipotesi avanzata con il nostro articolo del 9 ottobre “Dimissioni Marino – Da Sel, spunta l’attaccamento alla poltrona e il Marino ter“