“Italietta, VERGOGNATI!”. Con questa frase, concludevamo un nostro l’articolo titolato “Marò sequestrati: solitaria manifestazione a Roma davanti ambasciata indiana”.
Dopo una prima licenza natalizia, i Marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sequestrati in India dal 15 febbraio 2012 con un inganno e con la polizia locale, armata, salita sulla nave battente bandiera italiana, la “Enrica Lexie”, è stato loro concesso di tornare in Italia per le votazioni.Fingendo di alzare la schiena prona davanti all’India, con a fianco barili di vasellina, il ministro degli Esteri Giulio Terzi, l’11 marzo scorso, annunciava, con tono trionfalistico, la decisione di non far tornare in India Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. «La giurisdizione è italiana. Siamo disponibili a trovare soluzioni con l’India in sede internazionale», fingendo di far loro riprendere servizio in Caserma. La motivazione non era l’assoluta inconsistenza di prove a carico dei nostri Marinai, tanto che gli indiani, addirittura, hanno fatto affondare il peschereccio! Ma la “fregnaccia”, consentitemi il termine, era lo spauracchio della condanna alla pena di morte, prevista dall’ordinamento indiano. Fali Sam Nariman, presidente dell’Ordine degli avvocati indiani, costituzionalista e autorità nel campo degli arbitrati internazionali, in un’intervista ha dichiarato “Siamo di fronte a un caso di confusione di identità, e questa è una posizione plausibile. I marò italiani, molto probabilmente, hanno scambiato i pescatori indiani per pirati. Certo l’incidente c’é, ma non si tratta di omicidio premeditato e pertanto la pena di morte è esclusa e non può essere chiesta. Stiamo alimentando controversie che non esistono”. Allora ci si chiede: e i difensori indiani dei Marò, il codice lo conoscono? Se non sapevano questo, forse è meglio mandarli in udienza senza avvocato! Ma se lo conoscono, certamente avranno informato i nostri rappresentanti ed allora, di cosa stiamo parlando? All’annuncio, l’India alza la voce e sequestra il nostro ambasciatore, impedendogli di ripartire. Noi, cagnolini spaventati, mettiamo la coda in mezzo alle gambe e, chiamati i due Marinai, facendo leva sull’orgoglio militare (l’unico rimasto in questa teatrale italietta!) li invitiamo a ritornare a fare i sequestrati, tanto la pena di morte non c’è… Nessuno che si batte per dire che non esistono prove e la verità è un’altra… Personalmente, non avrei mai accettato la violazione della parola data ma nemmeno è consentito raccontare balle al Paese. I Marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone rientrano in India ed allora, quella che una volta era la Nazione che aveva conquistato il mondo, ora è derisa ed il ministro della Difesa indiano A.K. Antony, può vantare che “I due marò italiani sono ritornati in India grazie «all’atteggiamento deciso» della Corte Suprema indiana e del governo del Paese. La questione è stata risolta senza molti problemi con il deciso atteggiamento assunto dalla Corte Suprema e il suo energico intervento” mentre sui giornali locali si parla di “piccola Italia che sfida il gigante indiano e alla fine ne esce con la coda fra le gambe”. La sinistra ha adottato il simbolo delle tre scimmie: non vedono, non sentono, non parlano… Se l’India si può permettere il lusso di sequestrare due Soldati Italiani e violare addirittura l’immunità diplomatica senza che nessuno abbia gli attributi per reagire, buttando fuori non trattenendo (gli faremmo un favore!) gli immigrati indiani in italia (minuscolo!), dichiarando non gradito il loro ambasciatore, da chi siamo governati? Non si vergognano questi tizi? L’Unione Europea, ha risposto che il problema … non è un problema… Allora, se U.E. e O.N.U. se ne fottono del problema, perché noi continuiamo a mandare a morire nostri Soldati in Nazioni straniere di cui in effetti non ce ne frega nulla? A cosa serve dire di far parte di queste organizzazioni se nessuno ci considera? Aspettiamo di assistere a questa buffonata di processo in cui le prove saranno quelle che loro vogliono esibire senza contraddittorio, tanto noi siamo abituati alle scimmiette…..prone…..