Mentre il Pd di Bersani stava ancora discutendo nei palazzi che contano sulla qualità della lana caprina, la Bonino presentava la sua candidatura ufficiale alla Regione Lazio.
(La vela al vento dell’Udc di Casini)
(La vela al vento dell’Udc di Casini)
Certo che, con la candidatura della Polverini per il Pdl già ufficializzata da settimane, trattare ancora su chi candidare per il Pd, avrebbe significato una netta spaccatura con i Radicali, che contano alcuni loro parlamentari eletti tra le file del Pd.
Inoltre, bocciare la Bonino, avrebbe significato perdere i voti dei verdi e dellestrema sinistra, che i radicali possono intercettare. Dallaltra, nel Lazio, Casini si è già schierato con il Pdl, per cui cercare un altro candidato potrebbe significare sconfitta sicura.
Allora, meglio ingoiare il rospo facendo buon viso a cattivo gioco e ricorrere allolio di ricino per tentare di digerirlo ma ponendole a fianco dei tutori come era stato fatto per Marrazzo.
Certo riteniamo che la Bonino non è certo Marrazzo, avendo indubbie qualità e capacità politiche nonché degli attributi maschili non risultanti allanagrafe.
E lUdc?
Dopo aver fatto il gran rifiuto a Berlusconi, al quale Casini non deve nulla, nemmeno la poltrona di Presidente della Camera dei Deputati e non prima (e mica siamo scemi, no?) non entrando nel Pdl, altrimenti si perdeva la visibilità ed il potere logora
chi non ce lha, vedi Fini oggi, il Pierferdinando amante dei valori della famiglia (la prima o la seconda?), ha dimostrato di aver ben imparato la lezione della Bonino.
Spara così il suo candidato in Calabria, dove il Pd stava organizzando le primarie con la ricandidatura di Loiero.
A Bersani allora non resta che fare come nel Lazio, altrimenti perde un alleato e le poltrone.
Lunica soluzione rimasta è salire sulla barca dellUdc, le cui vele prendono sempre il vento, da qualsiasi parte esso soffia (come si vede dalle gonfiature del simbolo) perché al timone vi è un bravo navigato capitano che, provenendo dalla scuola della vecchia Dc, sa sempre come prendere le onde indipendentemente e così poter rimanere sempre a galla.
E che nessuno pensi alla tipica battuta romana sul “rimanere sempre a galla”!
Ma bisogna vedere quanti veri e non particolarmente interessati elettori saranno disposti a sacrificare i propri principi per far salire al potere persone che ogni giorno ed a secondo la latitudine/longitudine del luogo di voto, cambia il proprio credo e i compagni di viaggio.
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