In occasione dellincontro con i neo parlamentari europei italiani, il Presidente Napolitano, fra laltro, ha detto loro: “Dedicate tutti gli sforzi a farvi portatori della causa europea anche in seno ai vostri partiti e assieme ai parlamentari nazionali impegnatevi in un’opera di comunicazione e persuasione per far riguadagnare consenso e fiducia dei cittadini europei verso l’Unione europea e le sue istituzioni”
Continuando “Bisogna credere e spendersi per la causa dell’integrazione europea, ciascuno con il massimo di convinzione e dedizione. Nel Parlamento europeo vale la pena di impegnarsi fino in fondo, senza stancarsi di fare su e giù da Bruxelles e Strasburgo, e non pensando ad altri obiettivi e luoghi per il proprio futuro. Molto dipende dalla assiduità e dalla competenza”.
Ma il Presidente ha anche detto che “Il Parlamento europeo non può essere cassa di risonanza di polemiche e conflitti che si svolgono nei singoli Paesi e nei Parlamenti nazionali” e che ”L’Assemblea di Strasburgo non può nemmeno diventare un’istanza d’appello rispetto a quanto deciso nei Parlamenti o negli esecutivi nazionali” in quanto per questo ci sono le sedi “appropriate”: “Dalla Corte di giustizia del Lussemburgo alla Corte di Strasburgo fino al Consiglio europeo”.
Un invito quindi a far si che cessino le liti interne dellItalia e, giunti a Strasburgo o Bruxelles, ognuno svolga il mandato ricevuto per rappresentare e tutelare, tutti insieme, lItalia nei confronti delle altre Nazioni.
Con altre parole, lapplicazione del vecchio proverbio che i panni sporchi si lavano in famiglia.
Ma quello che particolarmente ci preoccupa, è dover prendere atto della litigiosità e superficialità di alcuni nostri rappresentanti del popolo tanto che ha dovuto indurre il nostro Primo Cittadino a richiamare al dovere di lasciar da parte le beghe paesane per remare tutti insieme per il conseguimento del bene della Comunità Europea ma, in particolare, salvaguardare gli interessi della nostra Nazione.