A Roma, lo stato si dimentica dei suoi Figli Caduti.
Roma Montesacro, 23 giugno 1980. In viale Jonio altezza civico 272, alla fermata dell’autobus, mentre un uomo di esile figura e dalle scarpe bucate era in attesa dell’autobus 391 per recarsi al lavoro, veniva ucciso con un colpo di pistola alla testa da un individuo che scappava a bordo di una motocicletta condotta da un complice. Quell’uomo era Mario Amato, Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma, assassinato da Gilberto Cavallini ed il suo complice Luigi Ciavardini, terroristi appartenenti ai NAR ( Nuclei Armati Rivoluzionari), sui quali il Giudice indagava.
Quel Magistrato, è stato ignorato per ben 30 anni da tutti, finchè la caparbietà di una giovane consigliera del PD del IV° Municipio, non ha ottenuto, nel 2010 , il collocamento di una stele, scoperta alla presenza di Autorità varie.
Roma Montesacro, 23 giugno 2012. Viale Jonio .272. Sulla stele, per interessamento del Consigliere Comunale di Roma Antonio Stampete, presente, l’Acea ha puntato due fari che la illuminano e segnalano al distratto passante il luogo dove un uomo, che operava per la Giustizia, è stato barbaramente ammazzato. A ricordarlo, Francesco Avallone del Comitato promotore, il consigliere Municipale Riccardo Corbucci, la Consigliere Municipale Federica Rampini che ha deposto un mazzo di fiori, il Luogotenente Salvatore Veltri comandante della Stazione Talenti, che quel mattino intervenne pochi minuti dopo l’attentato in quanto stava percorrendo Viale Jonio in senso contrario, con i colleghi Claudio Varone e Andrea Marrese, comandanti di Città Giardino e Nuovo Salario ed il S.Commissario di Fidene Serpentara Giovanni Roberti. Sul posto anche due colleghi giornalisti e 8 persone….. mentre i congiunti del Giudice si trovavano a Rovereto ove è stata intitolata una strada a Suo nome.
Roma Montesacro, 24 giugno 1982. Via Val di Cogne, altezza civico 22. L’agente della Polizia di Stato Antonio Galluzzo, di anni 27, in forza al Commissariato di Sant’Ippolito, unitamente ad altro collega, è di servizio di vigilanza sotto l’abitazione del rappresentante dell’OLP in Italia. All’improvviso, i due vengono crivellati da decine di colpi di arma da fuoco esplosi da sei terroristi dei NAR. L’Agente GALLUZZO viene ucciso, il collega rimane gravemente ferito. Poco tempo dopo il rappresentante dell’OLP cambia residenza e nulla ricorda in quel luogo, una giovane vita spezzata senza alcuna colpa.
Roma Montesacro, 24 giugno 2012. Ore 9,30. A ricordare sul luogo dell’omicidio l’Agente di Polizia Antonio Galluzzo, la Consigliere Municipale Federica Rampini, che ha deposto un mazzo di fiori, alla presenza del Luogotenente Salvatore Veltri comandante della Stazione Talenti e che all’epoca comandava la Polizia Giudiziaria della Compagnia Montesacro ed intervenne quasi immediatamente sul posto, con il collega Claudio Varone comandante di Città Giardino ed il S.Commissario di Fidene Serpentara Giovanni Roberti. Altri presenti…. NESSUNO!
Eppure, la Capitale, per fatti che hanno visto coinvolti altri soggetti verso i quali portiamo il massimo rispetto, ogni anno, nelle rispettive ricorrenze, si mobilita con manifestazioni, molte anchecon disordini, intitolazioni di piazze, vie, locali… mentre per i servitori dello stato, tolta la Rampino, nessuno ritiene meritino 10 minuti di attenzione o la spesa di pochi euro per un pezzo di ottone scritto che ricordi quella tragedia! Ma non serve… gli uomini dello stato non hanno fans che gridano, urlano o danno fuoco alla città… perché allora preoccuparsi di quei fantasmi…
Italia… Vergognati! Non meriti questi Eroici Figli!