Marino – Il tormentone dell’estate romana della Capitale. Orfini vede consiglieri Pd per dimissioni in massa. Ma l’interesse per la poltrona è superiore al bene di Roma.
Roma, 29 ottobre – Il sindaco di Roma dimissionato, Ignazio Marino, rispondendo a chi gli chiedeva se avrebbe ritirato le proprie dimissioni, ha detto: “Sto riflettendo. Comunicherò presto le mie decisioni alla figura istituzionale che è la presidente dell’assemblea capitolina Valeria Baglio”. Alla richiesta se avesse anticipazioni da dare sulle proprie scelte future e suoi rapporti col Pd ha dichiarato “Qui la questione non è Ignazio Marino ma Roma:Ignazio Marino non ha assolutamente nulla né da chiedere né da negoziare con nessuno”.
Intanto, dopo la fumata nera di ieri sera con l’incontro di Marino a casa del vicesindaco di Roma Causi, il commissario del Pd romano Matteo Orfini ha dovuto convocare i consiglieri comunali dem al Nazareno. Per tentare di salvare la sua di poltrona, Orfini deve convincere i consiglieri Dem a presentare le dimissioni in massa, neutralizzando così la prevedibile revoca delle dimissioni da parte di Ignazio Marino.
Per far cadere Marino, però occorrono 25 dimissioni ed il Pd ne conta 19, molti dei quali, come abbiamo già detto, mimetizzando il timore di perdere la poltrona, non si dichiarano disponibili a votare con la destra. Quindi, per loro, è più importante non votare con la destra che il bene della città di Roma… anche se in altre circostanze si è votato con l’opposizione…
I voti della minoranza sono 19 costituiti da Movimento 5 Stelle con lista Marchini, Fratelli d’Italia, Cittadini x Roma, popolo della liberta, Forza Italia, Conservatori Riformisti e Gruppo MIsto.
Anche se qualcuno dell’opposizione rimane attaccato al suo piccolo trono, fra i rimanenti si dovrebbe agevolmente raggiungere la cifra di 19 dimissionari per cui, per i falsi recalcitranti, rimarrebbe solo la figuraccia verso la Città.
Alla prossima puntata…