Roma 28 maggio ore 16:39 – Era in corso la conferenza dei capigruppo in Campidoglio per discutere della situazione dei dipendenti della Multiservizi, la società rimasta coinvolta con l’indagine di Mafia-Capitale e che stanno protestando contro i licenziamenti, dormendo per due notti nell’Aula Giulio Cesare, in quanto il Consiglio non si sta occupando di loro.
Il consigliere Alessandro Onorato (Lista Marchini) ha dichiarato “Io ho urlato che era una vergogna non aver fatto arrivare il cibo questa notte ai lavoratori, la consigliera Gemma Azuni ha detto che avevo strumentalizzato e io le ho risposto, urlando che non era accettabile, a quel punto Peciola, agitato, per difendere la Azuni si è scagliato contro di me e mi ha buttato una sedia addosso, rompendomi un dito, c’è stato un po’ di parapiglia. Adesso sono al pronto soccorso”.
Peciola (Sel) ha risposto: “La cosa non riguardava la Multiservizi, Onorato ha insultato Gemma Azuni con parole indicibili e poi ha tentato di aggredirmi. Non voglio commentare comunque. Già insultare con termini vergognosi è molto grave in più ha peggiorato la situazione con una aggressione, le due cose si commentano da sole”.
Certo che è un grande esempio per i cittadini romani.
Poi, si riflette sul “parole indicibili” e si ripensa ai gesti, azioni violente, frasi urlate in molte manifestazioni di piazza organizzate da tutti i partiti politici senza distinzione, con scritte contro le Forze dell’Ordine ed avversari politici, il distacco della politica verso i cittadini che pagano le tasse a favore di chi non ha mai versato nulla, il non consentire al segretario della Lega Salvini di parlare democraticamente, e ci si chiede: allora bisogna reagire così?!?