Politica
Polizia Locale: chiedono l’unificazione nazionale ma le OO.SS., divise, proclamano lo sciopero uno per il 12 settembre e l’altro per ottobre…
Rivendicano quei diritti che gli ultimi governi non legittimati dal popolo hanno abolito, ma ogni organizzazione rema per conto suo, alla ricerca della propria “immagine”
Roma, 25 giugno – I principi sono sani. Dalla vigilanza sull’attuazione delle leggi e regolamenti comunali, i circa 60.000 operatori della Polizia Locale posti alle dirette dipendenze dei loro Sindaci, vengono chiamati a svolgere compiti che ormai, lentamente, si sovrappongono a quelli delle Forze di Polizia Nazionale.
Anche la Magistratura, per la carenza di personale da parte di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, applicando l’articolo 5 della legge 65/1986, sull’ordinamento della Polizia Municipale con quale stabilisce che il personale svolge “Funzioni di polizia giudiziaria, di polizia stradale,di pubblica sicurezza” assegnandogli la qualifica di Ufficiale o Agente di P.G., sempre più sovente gli delega l’espletamento di atti di Polizia Giudiziaria.
Nonostante tale qualifica cambi il loro stato giuridico come stabilito dall’articolo 7, gli uomini/donne della Polizia Locale sono inquadrati come dipendenti amministrativi rendendo vano ed inapplicato l’articolo 10 della stessa legge dove parla del trattamento economico del personale della Polizia Locale.
Maggiormente penalizzante per la categoria il Decreto “SalvaItalia” del Governo Monti, con il quale al personale della Polizia Locale è stata cancellata l’Indennità di ps pensionabile, il contratto di diritto pubblico, l’equo indennizzo, la causa di servizio e la pensione privilegiata.
Tradotto, significa che il personale è sullo stesso piano del dipendente amministrativo impiegatizio, pur avendo compiti completamente diversi.
Per rivendicare tali diritti in parte mai concessi ed in parte soppressi dai tre governi non legittimati dal voto popolare, i sindacati chiamano gli iscritti allo Sciopero Nazionale.
Ma anzichè essere uniti, alla ricerca di consensi “elettorali” ed economici, viaggiano su binari paralleli, ognuno per conto suo.
Così, il SULPL Nazionale indice lo scioppero nazionale della categoria per il 12 settembre, giorno della Memoria, in ricordo dei caduti della Polizia Locale mentre l’OSPOL chiama a raccolta il suoi iscritti per il mese di ottobre…
Ora, con un Governo in crisi che si salva grazie ad una nuova sentenza della Consulta che malignamente si potrebbe definire “su misura” in quanto gli fa risparmiare 35 miliardi che spettavano ai lavoratori della P.A., come si può pensare che la Polizia Locale possa ottenere qualcosa se viaggia in direzioni oppposte?
Forse, se anzichè anteporre gli interessi della propria immagine alla richiesta degli operatori della Polizia Locale, le organizzazioni si coordinassero fra loro, potrebbero dimostrare di essere un “fascio” che non si spezza, anzichè un inutile fuscello!