Politica
Quirinale – Ancora due fumate nere – Renzi non concorda ma fa appello ad Alfano e Berlusconi per Mattarella – Bandiera strappata dal vento
Berlusconi: per quarta votazione scheda bianca
(Il vento strappa la Bandiera italiana del Qurinale durante terza votazione foto Ettore Ferrari)
Roma, 30 gennaio – Fumata nera per la seconda e terza votazione del Parlamento
in seduta comune per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Intanto, nel
corso della terza votazione, il vento strappa la Bandiera italiana issata sul Colle…La
presidente Boldrini, al termine dello spoglio negativo, ha convocato per il voto alle
ore 9,30 di domani, quando dalla quarta votazione è richiesta la maggioranza
assoluta.
Questi i risultati della terza votazione per l’elezione del presidente della Repubblica.
Presenti e votanti, 969, quorum 673, schede bianche 513, nulle 27, voti dispersi 70.
I votati sono stati:
Imposimato, 126
Castellina, 33
Feltri, 56
Bonino, 23
Rodotà, 22
Barani, 21
Pagano, 11
Sabelli Fioretti, 8
Gualdani, 7
Guerra, 5
Guccini, 4
Manconi, 4
Mattarella, 4
Abate Russo 2
Casini, 2
Frattini, 2
Greggio, 2
Olita, 2
Razzi, 2
Soglio, 2.
Castellina, 33
Feltri, 56
Bonino, 23
Rodotà, 22
Barani, 21
Pagano, 11
Sabelli Fioretti, 8
Gualdani, 7
Guerra, 5
Guccini, 4
Manconi, 4
Mattarella, 4
Abate Russo 2
Casini, 2
Frattini, 2
Greggio, 2
Olita, 2
Razzi, 2
Soglio, 2.
Matteo Renzi si appella ai partiti di maggioranza e opposizione dicendo: “Su Sergio Mattarella auspico si determini la più ampia convergenza possibile per il bene comune dell’Italia” aggiungendo “È una scelta che interpella tutti e non solo un partito”. “Finite le prime tre votazioni, siamo arrivati al momento chiave”, “Siamo di fronte alla concreta possibilità che una personalità autorevole e stimata da tutti, un servitore dello Stato come Sergio Mattarella, diventi il presidente della Repubblica con un voto ampio di settori della maggioranza e dell’opposizione parlamentare” Poi “Non è una questione che riguarda un solo partito: la scelta del Capo dello Stato interpella tutti, senza distinzioni. Per questo auspico che sul nome di Sergio Mattarella – presidente della Repubblica di tutti gli italiani – si determini la più ampia convergenza possibile per il bene comune dell’Italia”.
Si potrebbe osservare che se è il Presidente di tutti, allora avrebbe potuto esserci un accordo sul nome e non un’imposizione.
Intanto i capigruppo Fi Paolo Romani e Renato Brunetta ribadiscono che “Come deciso ieri con Silvio Berlusconi e approvato all’assemblea dei grandi elettori confermiamo che dalla quarta votazione Forza Italia voterà scheda bianca” mentre Giovanni Toti, consigliere politico di FI,
a chi, a Montecitorio, gli chiede un commento sull’appello del premier Matteo Renzi alla più ampia convergenza sul nome di Sergio Mattarella, risponde “Renzi chi?”.
L’ex Forzista ora Ncd Formigoni, invece dice “Quello di Renzi è un appello che va nella direzione che avevamo auspicato e ripara all’errore di metodo iniziale, togliendo a Mattarella quell’aura di uomo solo del Pd”.
Per Sacconi, il punto è politico, resta scheda bianca “Il punto è politico”, non riguarda la persona di Matterella. Il ministro Boschi mi ha convinto? “No, non mi ha convinto”. Lo afferma il capogruppo Ap al Senato Maurizio Sacconi in Transatlantico. “Il punto è che c’è un cambio di maggioranza”, il Pd “ha vestito con la divisa dei Soviet un giudice costituzionale democristiano”, aggiunge.