Roma, 13 settembre ore 15:46NEWS – Personalmente, non condivido ma la riforma è certamente una scossa alla staticità dell’Italia. Forse fatta male, ma almeno sono fatti e non sempre solo parole e quindi ne condivido l’azione.
Ciò che invece reputo inaccettabile, è l’ennesima ingerenza sulla sovranità nazionale dell’ormai prossimo al trapasso di funzione Obama che, attraverso il suo ambasciatore John Phillips in Italia, fa dire che il ‘no’ al referendum sulla riforma costituzionale “sarebbe un passo indietro per gli investimenti stranieri in Italia”, aggiungendo che “Renzi ha svolto un compito importante ed è considerato con grandissima stima da Obama, che apprezza la sua leadership”.
Phills ha quindi ricordato che il presidente del Consiglio andrà negli Stati Uniti il 18 ottobre prossimo in occasione della cena di Stato offerta alla Casa Bianca dal presidente Usa Barack Obama.
I rinforzi, arrivano subito dal responsabile rating sovrani per Europa Medio Oriente di Fitch, Edward Parker, che a una conferenza a Londra, secondo quanto riferisce Bloomberg, ha detto “Se ci fosse un voto ‘no’, lo vedremmo come uno shock negativo per l’economia e il merito di credito italiano”.
Inutile dire le proteste politiche e richieste si scuse all’ambasciatore.
Intanto, qui è in ballo la sovranità nazionale ed è il popolo italiano che deve decidere cosa fare e chi se ne importa di quello che pensa lo sceriffo Nobel per la pace Obama, dimostratosi guerrafondaio, ed i suoi dipendenti. Poi, ancora una volta, la minaccia per spaventare gli italiani, richiamando la condotta adottata per abbattere, illegalmente ma è tutto legittimo secondo chi è la vittima, Berlusconi. Mi pare di ricordare che Parker stia parlando da quella Nazione il cui popolo sovrano, non facendosi spaventare dalle minacce, ha deciso di uscire dall’Europa… e sono ancora li, efficenti…
Forse, è su questo che bisognerebbe meditare, anche se, ripeto, nel bene o nel male, Renzi sta facendo pur senza averne i titoli elettorali, ciò che Berlusconi con il mandato degli elettori non ha saputo-potuto fare. Forse perchè Berlusconi era affiancato da gente che, nel vederlo affondare, per salvare la sua poltrona, ha abbandonato la nave e… chi lo aveva mandato in parlamento a differenza di Renzi che, saputo scegliere, ha al fianco una squadra fedele ed affiatata. Nel bene e nel male…