E l’araba fenice risorge. Vittima del suo referendum costituzionale, Renzi stravince nei circoli Pd

Con affluenza ridotta, Renzi ottiene circa il 68%, Orlando il 25 e Emiliano fanalino (spento!) circa 7

Roma, 3 aprile 2017 – Dai primi risultati per le primarie giunti dai circoli Pd, emerge senza alcuna ombra, l’araba Renzi che dopo il fallimento personalizzato del referendum costituzionale di dicembre, si era dimesso da premier, rimanendo solo segretario del Partito Democratico.

Dopo le polemiche sul congresso, si stanno svolgendo le primarie che dovrebbero concludersi oggi ma ormai il divario è talmente elevato da non costituire alcun pericolo per la leadership di Renzi.

Ma come sempre, a mezza bocca le polemiche sui brogli. Orlando denuncia ‘anomalie’ nel voto in varie Regioni: a Catania in 400 avrebbero votato senza tessera. ‘Nessun broglio’, replica la sua collega, ministra Boschi.

A queste affermazioni, due semplici considerazioni.

La prima: se ad ogni referendum si denunciano brogli, come si fa a ripeterle e come ci si può fidare di un partito che va avanti con i brogli?

La seconda: Orlando, che corre come premier e denuncia brogli, promosso Ministro della Giustizia dal Governo  Renzi e confermato nel governo Renzi/Bis, scusate, Governo Gentiloni, proprio per la sua funzione e per fugare ogni ombra di dubbio, dovrebbe disporre un accertamento da parte della Polizia Giudiziaria, chiudendo così ogni possibilità a inutili e sterili polemiche.

O i brogli non sono veri? O forse ancora, potrebbe esserci la conferma ed allora come si può aspirare ad essere leder di un partito che vive imbrogliando i suoi stessi tesserati?

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