Evidentemente ragionavamo stando coi piedi ben piantati per terra, quando, alcune settimane fa, su questo stesso giornale, ci siamo dissociati dalla ostentata soddisfazione di Letta per aver mangiato, a dispetto dei suoi avversari, il panettone di Natale, avanzando, da parte nostra, seri dubbi sulla possibilità che il suo governo gustasse anche la colomba pasquale., dal titolo ” Il Governo Letta ha mangiato il panettone. Ma rischia di non gustare la colomba pasquale” (http://www.attualita.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=2134:il-governo-letta-ha-mangiato-il-panettone-ma-rischia-di-non-gustare-la-colomba-pasquale&Itemid=76)
Questo “tormentone”, di cui gli italiani ne avrebbero fatto volentieri a meno, non è una novità assoluta nella storia politica del nostro Paese.
Infatti, tutte le persone meno giovani, ricorderanno benissimo come negli anni 60 – 70, i due “cavalli di razza” della Democrazia Cristiana dell’epoca, Moro e Fanfani, lottavano per conquistare o mantenere la leadership del partito.
A questo punto la crisi è di fatto aperta con le prime consultazioni delle due più alte cariche dello Stato, Grasso e Boldrini, ed i rappresentanti dei raggruppamenti minori. Seguiranno quelli dei partiti maggiori, ma il “pallino” resta fermo nelle mani di “Re Giorgio” che dovrà scegliere i modi ed i tempi della legislatura, perché sul nome del Premier incaricato non dovrebbero esserci dubbi: sarà sicuramente l’effervescente e scoppiettante Sindaco di Firenze.
La notizia secondo la quale sarà Silvio Berlusconi a guidare la delegazione di Forza Italia nelle consultazioni col Capo dello Stato, ha suscitato un certo interesse tra l’opinioni pubblica.
In particolare si pensa già alle dichiarazioni che generalmente fanno tutti, ma, quasi certamente il capo carismatico del centro-destra, approfitterà delle decine di telecamere e di centinaia di microfoni per togliersi qualche sassolino dalle scarpe.