(foto Ansa)
A questo punto, non si capisce perchè non vengono sciolte le Forze dell’Ordine. Forse solo perchè servono le scorte?
Torino, 30 settembre 2017 ore 04:16NEWS Ansa – Ormai, in Italia, a dettare legge sono solo i violenti e la Polizia è ridotta, dai nostri politici, al ruolo di comparsa.
Così, a Torino, ieri sera l’alta tensione con le Forze dell’Ordine, è stata pilotata secondo i voleri dei manifestanti anti G7.
Dopo aver lanciato contro gli Agenti bombe carta e petardi, ferendo due Poliziotti, i ResetG7, che raccoglie precari, disoccupati, anarchici, centri sociali e No Tav, hanno occupato l’Università Palazzo Nuovo di Torino, dichiarandola ‘base per le prossime iniziative di protesta’.
La Polizia, dal canto suo, obbedendo non ai dettami della legge che impone di impedire che le manifestazioni violente vengano impedite e punite ma agli ordini della politica (che vuole mandare i Carabinieri in campagna per poter così disporre della Polizia politica, affiancata dalla Polizia Locale posta a disposizione del Sindaco e quindi, di fatto, già politicizzata, ha preso le botte evitando il contatto con i manifestanti e l’uso di lacrimogeni.
Usando biglietti di invito e guidati dai maestri del cerimoniale facendo bene attenzione a non incorrere nel reato di “tortura”, hanno fermato cinque persone, tra cui tre giovani donne e un giovanissimo.
Dal canto loro, i ResetG7, hanno preannunciato e promesso di raggiungere oggi la reggia di Venaria, dove è in corso il summit sul lavoro.
Tanto, i manifestanti sanno che non li fermerà nessuno… sembra di rivivere il 1968, sfociato poi nelle ben note violenze, pilotate da molti che oggi siedono in parlamento… Ma la testa dei cittadini per bene è ben nascosta sotto terra e quindi non vede e non sente nulla!
Da anni, scriviamo della necessità della presenza del Magistrato di turno a dirigere l’Ordine Pubblico e non un solo competente funzionario di Polizia. Il Magistrato valuterà, dall’alto dei suoi poteri, se vengono commessi o meno, reati. E se vengono commessi e impediti, evitare di farci assistere a scarcerazioni che se non fossero sentenza, e quindi comunque da rispettare, potrebbero essere giudicate assurde.