Riduzione del lavoro e degli stipendi: avantièri i sanitari, ieri gli insegnanti, oggi i Vigili Urbani
Quale sarà la categoria attaccata domani?
Roma, 12 gennaio – Ogni giorno che passa è sempre più imbarazzante avere un Governo malato e, a dodici giorni dall’inizio di questo nuovo anno, ha già collezionato la sua bella figuraccia.
Troppo sovente, chi dovrebbe guidarci, affonda categorie di lavoratori gettando su di essi un’onta che con molta difficoltà si potrà cancellare. Cosa importa se a pagare sarà un buon padre di famiglia o una diligente mamma, in fin dei conti i soggetti presi di mira, non svolgono un lavoro facile, tanto meno simpatico visto che li pone in attrito con il resto dei cittadini.
Ebbene si, chi governa riesce a tenere sotto scacco il suddito facendolo sguazzare nel brodo dell’ignoranza, confondendogli le idee e dandogli in pasto qualcuno che volentieri masticherebbe perché svolge un lavoro che gli urta il sistema nervoso.
Ma tutto questo non vi riporta alla mente il buon vecchio Machiavelli?
Teniamo il buon suddito lontano dagli inciuci di palazzo e mettiamolo contro qualcuno che, standogli a portata di mano, potrà aggredire con più facilità. L’unica cosa che importa è che il suddito non si svegli e non alzi la testa contro il vertice della piramide governativa.
Se ancora non vi è chiaro sto parlando del corpo della Polizia Locale che noi continueremo a chiamare Vigili Urbani, cittadini come noi che ben poco conosciamo ma che, con estrema facilità, infanghiamo.
Ma lo sapete che i suddetti lavoratori pubblici pur svolgendo un delicatissimo compito di applicazione delle norme richieste a tutela e a garanzia del giusto funzionamento di questo nostro Stato, di questa nostra società, andranno a percepire in un futuro imminente un miserissimo stipendio?
Ad oggi, chi dovrebbe tutelarli, ha deciso di decurtare a questi onesti lavoratori una copiosa fetta di stipendio pari all’incirca a 337,00 euro.
Ma la barzelletta non finisce qui, e no, non può finir qui: “oltre al danno deve esserci la beffa”.
Non essendo sufficientemente soddisfatti della piccola manovra economica, hanno deciso di esigere contestualmente dai medesimi degli incentivi sulla produttività, cioè: “più multe fate più guadagnate ragazzi”.
Quindi, tutto a posto ma….l’ordine delle cose, dov’è?
Rendetevi conto cari italiani di cosa s’innescherà.
Si andranno ad esacerbare sempre più i rapporti fra il corpo dei Vigili Urbani e i cittadini, tutto ciò confluirà in assurde lotte tra “poveri”, mentre lassù se la godranno, sperperando i Nostri sudati soldi.
E menomale che l’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro… dove proprio nel lavoro risiede la dignità dell’uomo in quanto cittadino.
Complimenti, complimenti…..tutto machiavellicamente perfetto.
Ora però Cittadini – uso questo termine con grande orgoglio, perché negli anni è stato arduo salire la china per ottenere il diritto a non esser più chiamati sudditi, ma Cittadini, con DIRITTI e DOVERI, considerati finalmente unico vero motore di uno Stato democratico – sta a noi, per una volta, fare la differenza, mostrandoci compatti contro chiunque avesse voglia di toglierci la dignità, contro chiunque voglia metterci gli uni contro gli altri, solo per un proprio tornaconto .
Ieri è toccato ai maestri e ancor prima a diversi lavoratori della sanità pubblica, faccende tra l’altro ancora nè chiarite nè risolte. Oggi, tocca ai Vigili Urbani. Domani, ad un qualunque altro onesto lavoratore italiano.
Facciamo che la lotta di pochi diventi la lotta di tutti, solo così ci riprenderemo ciò che è nostro di diritto.
No alla manipolazione, no alla castrazione dei pensieri.
E anche se viviamo in un momento di profonda crisi, vi dico: coesione Cittadini belli, compatti per il rispetto e la salvaguardia di un diritto che ci accomuna, “Il diritto al lavoro”, perché pubblico o privato che sia, in ogni caso, merita d’essere difeso.