RIFLESSIONI PER L´ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI CAPACI
Tante le operazioni e gli interventi contro le mafie nostrane, con centinaia di arresti e sequestri di beni importanti, ma dobbiamo constatare che il fenomeno è sempre vitale, con nuove leve, nuovi
capi, nuovi enormi patrimoni. Ad ogni significativa operazione di polizia, ci rallegriamo, e con noi giornali e soprattutto il coro dei politici, sperando che quella Mafia sia davvero morta…;
ma, invece…, scopriamo subito dopo, con dati di fatto, che la `Ndrangheta, che fattura 30 miliardi di euro l´anno nel mercato della droga, è la consorteria criminale più potente, nello specifico settore ; e che la mafia siciliana non è affatto alle corde, solo perché alcuni commercianti hanno rifiutato di pagare il “pizzo”, come inopportunamente decantato da taluni, e questo perchè “Cosa Nostra”, come sanno bene gli addetti ai lavori, dopo il tragico periodo delle “stragi”, nei primi anni ´90, ha operato e sta operando una abile politica di “immersione”, dalle
connotazioni subdole e pericolose, con inquietanti accertati collegamenti con politica e imprenditoria.
Sappiamo bene che in Italia ben quattro Regioni meridionali sono assediate da mafie stanziali e che queste, al nord, come stiamo vedendo, hanno importanti insediamenti ed enormi interessi; ma siamo pure al corrente che al nord proliferano le mafie straniere, oltremodo pericolose e agguerrite, che stanno sempre più prendendo piede.
E quindi cosa si fa?
Come non ricordare l´Operazione “Galassia” del 1995, condotta dal mio Comando Provinciale, che squadernò una realtà sconosciuta allora, e cioè l´inizio della scalata in Germania delle famiglie cirotane dei Farao e dei Marincola.
Il 1 luglio del 1995 furono eseguiti ben 143 ordini di custodia cautelare nei confronti di appartenenti a Cosa Nostra e alla `Ndrangheta. Tra gli arrestati, anche Cosimo Vernengo, fratello del capomafia Pietro Vernengo, al quale venne notificato in carcere il provvedimento, e Giuseppe Urso, anche lui della famiglia Vernengo; sei le persone arrestate in Germania.
Tornando all´importante operazione di Polizia del luglio 2010, che ha portato alla cattura di più di trecento `ndranghetisti, operanti in Lombardia e dintorni.
Apprendiamo dell’esistenza di ben venti “locali” di `Ndrangheta con 500 affiliati; di una “Cupola” chiamata “la Lombardia”; di Carmelo Novella, detto “Nunzio”, 60anni, di Guardavalle, con il grado di “Infinito”, il massimo della mafia calabrese, da anni emigrato in Lombardia. Voleva diventare il numero uno della regione più ricca e operosa d´Italia, aspirando a creare una “Ndrangheta separata” dalla Calabria, in particolare da Platì e San Luca. Come è facilmente intuibile, a luglio 2008, il sogno di “Nunzio” Novella finisce a colpi di pistola esplosigli sul cranio.
Nonostante l’impegno dello Stato, soprattutto di Magistrature e Polizie, le statistiche economiche sono oltremodo allarmanti per il Sud d´Italia.
Il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, on. Pisanu, nella recentissima sua relazione, è lapidario: “La crisi generale, che colpisce con particolare durezza le regioni e le categorie sociali più deboli, sembra preannunziare un’ulteriore, grande sconfitta del Mezzogiorno”, e le attività della criminalità organizzata storica nelle quattro regioni italiane, Sicilia, Campania, Calabria e Puglia, è causa di un mancato sviluppo equivalente al 15-20% del Pil delle stesse regioni. Pisanu, molto giustamente, e di questo dobbiamo essergliene grati, aggiunge che “se molto sappiamo su come i capitali mafiosi vengono raccolti, ancora poco sappiamo su come vengono occultati e investiti nell’economia legale e nei circuiti finanziari
nazionali e internazionali”.
Concludendo, s´impone una riflessione; riflessione con cui ho iniziato questo scritto.
Quindi, non è sufficiente l´arma della repressione, arma necessaria ma non bastevole; non ne usciremo se le situazioni economiche, la scuola, la società intera e la morale restano “aperte” alla riproduzione della mala pianta. Un Nuovo Umanesimo, quindi, è necessario… Un problema che
investa tutti, ma soprattutto la politica, quella vera e nobile, quella scritta con la “P” maiuscola! Una Politica che significhi servire gli altri con senso dello Stato , spirito di servizio, lealtà verso le Istituzioni, ma soprattutto disinteressatamente!
Generale Div.(aus.) dell´Arma dei Carabinieri dott. Raffaele VACCA