Sarà un’estate politicamente rovente
Ai tempi delle “vacche grasse”, questi erano i giorni in cui la stragrande maggioranza degli italiani preparava i bagagli per le tante attese ferie estive.
Erano già rientrate le discussioni sulla scelta della villeggiatura, chiudevano le grandi fabbriche del Nord e sulle strade ed autostrade si consumava il calvario delle code interminabili con destinazione mare, montagna o campagna.
Anche i nostri “signori” politici non erano da meno; si chiudevano i portoni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica ed a Palazzo Chigi rimanevano alcuni sottosegretari per la gestione degli affari correnti.
Quest’anno viviamo, invece, in un periodo di “vacche magre”, con la disoccupazione in aumento, fabbriche che chiudono i battenti a ritmo sempre più crescente, sviluppo zero e con una classe politica e di governo in continua fibrillazione che nessuno possa prevederne dove si andrà a parare.
A sentire i vari leader della maggioranza e dell’opposizione, tutti sembrano essere depositari della ricetta “magica” capace di risollevare il Paese dalla crisi, rimuovendo lacci e laccioli che avvinghiano l’economia e far cambiare giudizio ai partner europei che ci considerano ancora tra gli ultimi della classe.
Non v’è alcun dubbio che Renzi conosca perfettamente i problemi reali del Paese ed in più occasioni li ha illustrati corredandoli con le soluzioni possibili. Purtroppo, però, la vicenda è molto più complicata e difficile di quanto sembra e non ha nulla in comune col cosiddetto “uovo di colombo”.
L’aspetto che più indigna e preoccupa è il perseverante atteggiamento ostile dei suoi compagni all’interno del PD, i quali ostentano platealmente il loro dissenso su alcuni punti delle riforme più volte detti e ripetuti, anche attraverso i media.
Ma che senso ha remare contro il Presidente del Consiglio espresso dal proprio partito che nelle ultime elezioni europee ha raccolto una maggioranza strabiliante?
Alle giravolte di Grillo ci siamo quasi abituati e comincia a non essere più preso sul serio.
Infatti, come si può dare ancora credito alle farneticazioni dell’ex comico genovese, quando nel giro di qualche ora, spazia tra tutta una serie di invettive sprezzanti verso i suoi avversari politici, per mostrarsi subito dopo aperturista e conciliante? È possibile che nessuno gli abbia mai detto che così facendo non si va da nessuna parte?
E pensare che con la messe di voti raccolte nelle ultime elezioni politiche, avrebbe potuto fare benissimo il vero ago della bilancia ed imporre le sue scelte nella politica italiana.
Meglio del M5S pare stia facendo “Forza Italia” che, fin qui, è stata decisamente coerente ed affidabile nei confronti degli impegni assunti in Via del Nazareno tra il Premier e l’Ex Cavaliere.
Adesso, però. sembra veramente sia arrivato il momento della “resa dei conti” perché si vota sulla riforma del Senato e sulla legge elettorale ed i dissidenti dovranno necessariamente venire allo scoperto.
Allo stato attuale delle cose, credo nessuno sappia esattamente come andrà a finire, ma una cosa è certa: l’estate, che sta per cominciare, sarà molto calda e non solo sotto il profilo meteorologico.