Roma, 12 febbraio – ore 13,30 – Come previsto, in occasione dello sciopero nazionale della Polizia Locale cui hanno aderito la quasi totalità degli operatori di Polizia Locale degli 8000 Comuni italiani, assicurando i servizi essenziali, in circa 10.000 provenienti da tutta Italia, si sono radunati stamattina a Roma in Piazza della Repubblica per sfilare in corteo fino alla Bocca della Verità, scortati dalle Forze dell’Ordine e con la sorveglianza dal cielo di elicotteri mentre il Campidoglio è stato letteralmente blindato, precauzione mai adottata nemmeno nelle manifestazioni degli antagonisti. Ma qui, si trattava di “malati e disertori”, quasi della peggiore specie… che però, anzichè scatenare la loro rabbia contro Carabinieri e Poliziotti che svolgevano il proprio dovere (magari contrariati dalle modalità di quell’assurdo impiego) hanno ritenuto doveroso rendere omaggio al monumento dedicato al Milite Ignoto, da parte di una rappresentanza di agenti della Polizia Locale con la presenza della vedova del maresciallo della polizia municipale Michele Liguori, morto per aver trascorso la sua vita a combattere i «signori dei veleni» che hanno intossicato la sua città, Acerra, la “Terra dei Fuochi”.
Fra i pochi politici che hanno avuto il coraggio di affiancare gli uomini in divisa, il Consigliere Regionale del Lazio di Forza Italia, Onorevole Antonello Aurigemma, che ha sfilato con i manifestanti.
Gli Agenti della Polizia Locale, rivendicano, come avevamo scritto, il rispetto della loro dignità di operatori di Polizia Locale.
La richiesta dei Vigili – Il segretario romano del sindacato Stefano Lulli, ha dichiarato “Siamo in diecimila. Ora il governo ci deve ascoltare. Speriamo che Renzi ci ascolti e il governo faccia la riforma della polizia locale e che sia una vera riforma” aggiungendo “Chiediamo il rispetto del ruolo e delle funzioni nonché il ripristino della cause di servizio levando quella vergogna del governo Monti. Poi ci sono altre tematiche quali la salute e la sicurezza dei vigili sul posto di lavoro”.
Secca la risposta del ministro del Governo Renzi, Marianna Madia, ha detto ‘che nel decreto legislativo sulla p.a. avrà un faro sulle assenze di massa ripetute’. ” Il caso dei vigili di Roma, ha spiegato, “ci servirà per scrivere il decreto legislativo con un’attenzione sull’assenteismo di massa e reiterato”. “Nella delega,” ha spiegato, “vogliamo che i procedimenti disciplinari abbiano un esercizio concreto e dove vogliamo anche rivedere le fattispecie”.
Marino, da parte sua, dichiara: “Credo che il diritto di sciopero vada assolutamente rispettato come vanno onorati i contenuti che apprenderemo oggi dagli scioperanti. Tuttavia dobbiamo distinguere tra quello che è il diritto di sciopero, rispetto a situazioni che non posso non definire anomale, come l’assenza per malattia di quasi l’85% della polizia locale di Roma, la notte del 31 dicembre“.
Su alcuni degli innumerevoli striscioni esposti, si legge: ‘Corrotti voi indagati noi’, ‘Assenteista inventato Mafia Capitale insabbiato’, ‘La nostra riforma va approvata e la divisa mai più oltraggiata’, ‘Poliziotti o amministrativi’, ‘Riforma subito’, ‘Sta mano po’ esse piuma o po’ esse fero’ con la foto di Alberto Sordi, tratta dal famosissimo film ‘Il vigile’ dove interpreta la parte dell‘incorruttibile vigile Otello Celletti, ‘contratto decentrato – polizia locale hai umiliato e il cittadino affamato’, ‘polizia locale unificata – riforma subito’, ‘È finita la pazienza, non so guardia all’occorrenza’, ‘Clemente solo di nome’, ‘Vigile da marciapiede’, ‘se curi come amministri, preferisco morire malato’.
Fra i cori più comuni, cantati dai Vigili dinanzi allo schieramento della Polizia di Stato, in parodia alla canzone ‘come facette mammeta’ diceva “Ripijateve Clemente, ripijateve Clemente, che nun ce ne famo niente, che nun ce ne famo niente”. Dall’altro schieramento, qualcuno non visto, parafrasando l’altra canzone napoletana “T’è piaciuta” ha risposto ‘L’hai voluto, l’hai voluto, Tienatello caro caro!”
Certamente, in un momento particolare come questo, dove si vedono clandestini pluripregiudicati accoltellare Carabinieri e messi in libertà lo stesso giorno o quando qualche lavoratore è stato licenziato per furto o danneggiamento dello stabilimento e al datore di lavoro è stato imposto il loro reinserimento sul posto di lavoro, fa un effetto decisamente deprimente assistere a perquisizioni ed inquisizioni nei confronti degli operatori della Polizia Locale, l’ impiego di personale tecnico per svolgere indagini su Facebook ed altri social network, per scoprire poi cosa? Un tentativo di difesa di lavoratori del loro stipendio? E serviva uno schieramento di Carabinieri e Poliziotti per una pacifica manifestazione di operatori ai quali lo Stato riconosce, all’occorrenza, la qualifica di Agenti di Polizia Giudiziaria e Pubblica Sicurezza?
Ed il Ministro che anzichè pensare di capire la malattia e trovare la cura, attacca il malato, paventando minacce che mai si erano sentite dalla bocca di parlamentari di sinistra, contro una categoria di lavoratori anche se in divisa di Polizia Locale?
Certo, con altro colore politico, si sarebbe gridato al “fascismo” ed azione antisindacale….