Verità scomode

Roma, 24 marzo 2017  –  Attentato a Londra; Erdogan che minaccia la tranquillità degli europei; Dijsselbloem che accusa i sud europei di spendere in “donne e champagne”; la Merkel che, accortasi delle diverse potenzialità dell’Italia, definisce la crescita dell’Europa “a due velocità”.
Con tutti questi ingredienti e contraddizioni,  escono fuori anche le “verità scomode”.
Oggi, nel caos che si è creato, a causa delle differenze oggettive esistenti fra gli stati, un lettore, sul caso Dijsselbloem, scrive un commento che ha diritto ad una riflessione. “Unione Europea=ricchi contro poveri e nord contro sud. Una bella prospettiva di integrazione”.
Osservazione che fa riflettere perchè è la stessa, identica differenza esistita sempre nel nostro paese, dall’unificazione dell’Italia ad oggi.
Gentiloni, offeso dalla valutazione della Merkel, la pone in termini calcistici (ma non alla Merkel che ha formulato la classificazione ma a Strasburgo) e si augura che questa classificazione non degeneri nella costituzione di un’Europa di serie A e una di serie B. Probabilmente, e non sappiamo a cosa attribuirlo, (patriottismo, non di certo; forse partito preso o ad una mancanza di senso della realtà), Gentiloni sarà stato contagiato dalla stessa “malattia” di Renzi e vedrà, o si ostinerà a “vedere”, un’Italia, come la Germania, dalla crescita economica vertiginosa.
Forse dovrebbe distribuire meno “baci e abbracci”, specialmente “quelli” con la Merkel, perché, lo abbiamo visto dal suo predecessore a che cosa portano e le “verità scomode” stanno sempre in agguato, dietro l’angolo. 
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