Tanto rumore per nulla
Roma, 13 marzo 2019 – Prescindendo dalle proprie ideologie o simpatie personali che tutti esprimiamo col voto nelle varie tornate elettorali, dobbiamo sottolineare che i leader dell’attuale maggioranza di Governo, stanno offrendo agli Italiani, all’Europa ed al mondo uno spettacolo indecoroso ed al tempo stesso indecifrabile, non certo degno di una società civile ed evoluta come la nostra.
Nella circostanza, il pomo della discordia è tuttora rappresentato da due provvedimenti alquanto importanti, come la TAV ed il reddito di cittadinanza, entrambi previsti nell’ormai famoso “accordo di governo” concordato dal Movimento 5 Stelle di Di Maio e dalla Lega di Salvini.
Questa “querelle”, ancora lontano da una soluzione accettabile dai due Vice Premier, sta creando seri problemi per la stabilità del Governo e tanto imbarazzo nell’intero mondo politico in generale.
Emblematico lo sfogo di un personaggio importante del centro-sinistra, come il Presidente della regione Piemonte, Chiamparino, il quale ha definito il nostro Paese simile ad una “Repubblica delle banane”.
A questo punto è chiaro che qualcuno dovrebbe “perdere la faccia”, ma non sarà così perché è stato trovato un escamotage che consente il rinvio della materia a dopo le elezioni europee, previste, com’è noto, nel prossimo mese di maggio.
Hanno, inoltre, trovato una clausola decisamente importante, che prevede, tra l’altro, un passaggio parlamentare sia alla Camera che al Senato.
Coi rapporti di forza esistenti, possono stare tranquilli che non accadrà nulla di grave al Governo in carica.
Tuttavia, tra la gente comuni e gli osservatori più qualificati, prevale il convincimento che sia proprio Di Maio ad uscirne malconcio perché se si schiera a favore della TAV sarà “trucidato” dagli oppositori interni del suo Movimento mentre se, al contrario, dicesse no alla richiesta della Lega correrebbe il rischio di una crisi di Governo che, apparentemente, nessuno vuole.
Ne consegue, quindi, che non sono previste novità di rilievo per cui viene spontaneo chiedersi; “ma perché tanto rumore per nulla ?”