Terra dei Fuochi, roghi e discariche abusive: arriva la sanzione europea
Bruxelles giudica in modo totalmente negativo la gestione dei rifiuti da parte della Regione Campania.
Roma, 20 ottobre – Lo ha sostenuto nei giorni scorsi in Commissione Parlamentare sul Ciclo dei Rifiuti (comunemente denominata Ecomafie) il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. La Campania, quindi, rischia una maximulta di 228 milioni. Si fa espresso riferimento all’ eccessiva presenza di discariche abusive, ai noti roghi tossici della tristemente famosa “Terra dei fuochi”, alla insignificante organizzazione della raccolta differenziata, come anche alla precarietà degli impianti, alla persistente violenta presenza delle ecomafie, sino all’assenza di controlli.
Tra l’altro, quale primato non certamente motivo di orgoglio nazionale, Bruxelles ha inserito l’Italia intera agli ultimi posti nella classifica dei 27 paesi Ue virtuosi sul fronte della gestione dei rifiuti; una pesante sconfitta accompagnata da vergogna per una delle Nazioni più civili per antico retaggio storico, importanti per cultura, industrialmente sviluppate e belle.
Oltre alla contaminazione dell’aria e della falda acquifera della Valpadana, si passa alle ipercritiche situazioni di Roma e della Sicilia, sull’orlo di un’emergenza rifiuti simile a quella, ormai cronica, della Campania.
E sul ciclo del cemento, che dire? La tragedia di Genova e quel che è successo nei giorni scorsi a Parma e ad Orbetello ci deve far riflettere. Sappiamo da lunghi anni di una sconfinata colata di cemento dalla Val D’Aosta alla Sicilia, che dai primissimi anni ’70 ha distrutto quasi il 30 % dei terreni agricoli; un’area grande come Piemonte, Liguria ed Emilia e Romagna.
L’Italia, una Nazione che non ha approvato una legge che limiti il consumo del suolo, dove la cementificazione avanza imperterrita…; un territorio, quello italiano, che trasforma ogni pioggia violenta in tragedie con morti…..
E si continua con la politica che è iniziata con il destruente periodo del craxismo degli anni ’80, poi proseguita per oltre un ventennio, che prevede la realizzazione di altre costruzioni, altro cemento, con l’idea assurda di nuovi condoni, con l’annullamento di ogni forma di controllo. Infatti, dal condono del 2003 sono passati 11 anni, 283 mila nuovi alloggi, 18 tentativi dei politici di varare un altro condono….
Violando le norme, la famigerata “società del mattone” fattura 16,7 miliardi di euro l’anno, mentre l’edilizia legale è allo stremo. Dal 2006 ad oggi, volumi, fabbricati e vendita di laterizi si sono ridotti del 70%; sono state, di contro, oltre 300mila le case fantasma alla fine dello scorso anno, per le quali non si pagano IMU né altre tasse…. L’inerzia dei Comuni aggiunge al danno ambientale la beffa, con i mancati introiti erariali… Concludendo, con l’auspicio che le cose cambino, lasciamo come d’abitudine ai lettori le necessarie valutazioni….
D’interesse, articolo del 4 Luglio 2014 dal titolo: “Allarme per le Ecomafie! Legambiente presenta il rapporto del 2014”