Non v’è alcun dubbio che Renzi e Berlusconi costituiscano, oggi, una delle coppie più strane nell’attuale firmamento politico italiano.
Appartengono a generazioni diverse, a schieramenti alternativi e ad ideologie contrapposte, ma, paradossalmente, sembrano destinati ad interpretare ruoli e funzioni importanti e tra loro complementari.
Emblematico il cambiamento dei rapporti politici (e forse anche personali), tra i due indiscussi protagonisti.
Infatti, nel giro di qualche mese, lo spregevole e ripudiato “Pregiudicato” è diventato il vero “Interlocutore Privilegiato”, causando gravi “mal di pancia” e tanto stupore sia a destra che a sinistra.
Sono così arrivati gli incontri bilaterali di Via del Nazareno e la stipula di accordi precisi (non credo scritti, altrimenti li avremmo già letti su qualche quotidiano d’avanguardia), mirati principalmente all’approvazione delle riforme costituzionali, senza le quali, è diffuso il convincimento, non si andrebbe da nessuna parte.
A questa svolta si è, soprattutto, arrivati per l’inconcludenza del M5S di Grillo oltre, naturalmente, che per la sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha assolto l’ex Cavaliere nel processo Ruby.
Scongiurato il pericolo, per i senatori, di trascorrere il Ferragosto nell’aula di Palazzo Madama a causa dell’ostruzionismo dell’opposizione sul decreto legge costituzionale che elimina il cosiddetto “bicameralismo perfetto”, ora l’interesse primario è concentrato sulla nuova legge elettorale, meglio nota come l’”Italicum”.
A questo punto, la “Strana Coppia” dovrà mettercela tutta per superare l’ostacolo, perché non c’è alcun accordo, sia tra la maggioranza che nell’opposizione in quanto per i partiti minori c’è in ballo la sopravvivenza.
I più preoccupati sembrano gli “alfaniani” del NCD perché ritengono la riforma stessa un’arma di ricatto nelle mani di Renzi, oltre al timore di essere scavalcati a destra dal partito di Berlusconi.