Roma, 5 novembre 2019 – I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico del Comando Tutela Ambientale, in relazione alle difficoltà mostrate da AMA S.p.A. nella raccolta dei rifiuti nel territorio della Capitale nello scorso mese di giugno, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno svolto una mirata minuziosa attività investigativa, finalizzata a verificare le cause di tali disservizi.
I Militari dell’Arma hanno mantenuto sotto osservazione le aree dedicate al conferimento dei rifiuti da parte dell’utenza, in alcuni Municipi della Città, per verificare la sussistenza di reati ambientali in relazione all’ammasso dei rifiuti, continuativo e sistematico in quei luoghi.
I sopralluoghi compiuti, hanno permesso di accertare la commissione del reato, previsto dal Testo Unico Ambientale, di stoccaggio non autorizzato di rifiuti, all’interno ed in prossimità dei cassonetti stradali, conseguenti all’inadeguata attività di raccolta ed avvio a recupero/smaltimento degli stessi rifiuti, ivi conferiti dai cittadini.
Ciò in disapplicazione delle clausole sottoscritte nel nuovo “Contratto di Servizio tra Roma Capitale e AMA S.p.a. per la gestione dei rifiuti urbani e servizi di igiene urbana anni 2019/2021”.
A seguito delle verifiche svolte, i Carabinieri del Noe, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria competente i dirigenti di AMA S.p.A. in carica all’epoca dei fatti, delegati quali responsabili per l’attività di raccolta dei rifiuti nel territorio della Capitale.