Russia attacca Polonia? Reazione Nato devastante, dice Rutte, mentre l’Europa si riarma
“Voglio essere chiaro quando si parla della difesa della Polonia”, dice il segretario generale Rutte: se la Russia attaccasse, la reazione sarebbe devastante

Il segretario generale della Nato Mark Rutte, in visita a Varsavia, ragiona per ipotesi su un attacco della Russia di Putin: “Voglio essere chiaro quando si parla della difesa della Polonia o di altro territorio del Patto atlantico. Se qualcuno pensa, sbagliando, che ci può attaccare senza conseguenze, incontrerà la risposta fiera di questa alleanza, la nostra reazione sarà devastante”.
La Russia che attacca Polonia: perché se ne parla
Rutte come altri esponenti delle istituzioni di vario genere, incluso il leader UE Ursula von der Leyen, si riferisce alla possibilità che Putin non si fermi all’Ucraina, ma che avanzi. Eventualità resa più probabile dal fatto che – con Trump – non c’è più l’ombrello USA aperto dall’ex presidente Biden sulla testa dell’Europa.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede pressioni sulla Russia
In più, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky evidenzia come gli attacchi russi su larga scala dopo i negoziati di cessate il fuoco siano “un chiaro segnale al mondo intero che Mosca non perseguirà una vera pace. Dall’11 marzo 2025, c’è stata una proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco totale, una cessazione completa degli attacchi. E ogni notte, attraverso i suoi attacchi, la Russia continua a dire no. Ieri sera 117 droni d’attacco, la maggior parte dei quali Shahed. Un numero significativo è stato abbattuto dai nostri difensori aerei. Dnipro, Sumy, Cherkasy e altre regioni sono state attaccate. Ci deve essere una pressione da parte del mondo sulla Russia”. In realtà, The Donald esige, in cambio dei vecchi aiuti, l’accesso ai minerali rari ucraini, preziosissimi per auto elettriche e altre tecnologie.
La Russia risponde per le rime all’Ucraina
Il Ministero della Difesa di Putin accusa le forze armate ucraine di aver continuato ad attaccare le infrastrutture energetiche russe nonostante la dichiarazione pubblica di Zelensky sull’accettazione degli accordi raggiunti a Riad il 24 marzo per fermare quelle offensive. Sarebbe quindi Kiev a fare di tutto per interrompere gli accordi russo-americani.

Cosa fa l’UE: piano di riarmo
Bruxelles ha lanciato il piano di riarmo per il 2030, così da avere una difesa comune europea entro cinque anni. Le intelligence di Paesi come Germania e Danimarca hanno svelato che il Cremlino si sta preparando a mettere alla prova l’Articolo 5 della Nato. Verranno stanziati 800 miliardi di euro di investimenti in difesa, e magari l’industria automotive in profonda crisi potrebbe essere in parte convertita in industria di guerra.
Nato: quando scatta la clausola della difesa
La Nato, Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, alleanza militare intergovernativa nel settore della difesa tra 32 Stati, venne istituita all’indomani della seconda guerra mondiale: i membri indipendenti si impegnano a difendersi a vicenda da eventuali attacchi di terzi. Durante la guerra fredda, servì come deterrente riguardo alla minaccia dell’Unione Sovietica. Adesso, contro la Russia. L’alleanza è stata coinvolta in operazioni militari nei Balcani, in Medio Oriente, in Asia meridionale e in Africa, non senza polemiche: in punta di diritto, qualcuno sostiene che il Patto in quelle occasioni non dovesse attivarsi.
Cosa fa l’Italia in merito al conflitto fra Russia e Ucraina
Si è concluso il vertice di governo a Palazzo Chigi, convocato per definire la linea in vista del summit sulla pace e la sicurezza dell’Ucraina della coalizione di volenterosi a cui il premier Giorgia Meloni parteciperà a Parigi.