Il sistema solare nato all’alba della Via Lattea (Fonte: Tiago Campante/Peter Devine)
(foto: Rappresentazione artistica del sistema della stella Kepler-444 con i cinque pianeti simili alla Terra) (Fonte: Tiago Campante/Peter Devine)
Roma, 27 gennaio , ore 15,41 – (ansa) La vita nell’universo potrebbe essere non soltanto molto diffusa, ma antichissima. È lo scenario aperto dalla scoperta di 5 pianeti dalle dimensioni confrontabili a quelle della Terra. Questo sistema solare, antico oltre il doppio del nostro, si è formato infatti 11,2 miliardi anni fa. Annunciato sull’Astrophysical Journal, il risultato si deve al gruppo di ricerca guidato da Tiago Campante, dell’università britannica di Birmingham.
Il sistema solare ‘d’epoca’ ruota intono alla stella chiamata Kepler 444, è il più antico che si conosca con pianeti grandi quanto la Terra. Quando è nato il nostro pianeta, 4,5 miliardi di anni fa, i mondi rocciosi di questo sistema avevano già una volta e mezzo l’età che ha la Terra oggi.
A scoprire ‘l’anziano’ sistema planetario è stato il cacciatore di pianeti della Nasa, il telescopio spaziale Kepler, che ha individuato i 5 mondi alieni mentre transitavano davanti al disco della loro stella.
Per Campante la scoperta potrebbe avere implicazioni di vasta portata: ”ora sappiamo che i pianeti delle dimensioni della Terra si sono formati molto presto nella storia dell’universo, e questo potrebbe implicare l’esistenza di forme di vita molto antiche nella nostra galassia”. Oltre che sulle origini della vita nell’universo il risultato potrebbe fare luce sull’era in cui sono cominciati a formarsi i primi pianeti. ”Questa scoperta – rileva – potrebbe adesso aiutare a individuare quella che potremmo chiamare ‘l’era della formazione dei pianeti”’.