Consentirà di formulare nuovi farmaci per ambedue i tipi di diabete
Roma, 26 agosto – Garth Cooper della Scuola di Scienze Biologiche dell’Università di Auckland, ha reso noto sul Journal of the Federation of American Societies for Experimental Biology, il risultato di uno studio che ha consentito di scoprire e confermare che è un singolo meccanismo molecolare a far scattare entrambe le forme di diabete. Si tratta di minuscoli granuli dell’ormone amilina i quali distruggono le cellule beta del pancreas che produce l’insulina, sia nel tipo 1 che nel tipo 2.
“L’obiettivo è di trattare i pazienti di entrambe le forme della malattia arrestando la morte delle cellule che producono insulina, e potenzialmente stimolando la produzione di tali cellule”, ha spiegato Cooper sul Journal of the Federation of American Societies for Experimental Biology, aggiungendo che entro due anni, potrebbero essere sottoposti a sperimentazioni cliniche nuovi farmaci potenziali
Nei pazienti con diabete, i livelli di zucchero nel sangue aumentano, causando danni a organi come cuore, reni, occhi e nervi.
Chi soffre di diabete tipo 1 a insorgenza giovanile, ha bisogno di insulina per sopravvivere. Il tipo 2, la forma più comune, è diventato un problema crescente di salute globale, con un numero di pazienti che secondo le proiezioni raggiungerà i 592 milioni entro il 2035.
Sul diabete, questa testata aveva già proposto due interviste con il prof. Enzo Sforza, della Casa di Cura “Villa Tiberia” dal titolo “Il Diabete Mellito Epidemia Del Terzo Millennio” e “Il decalogo anti diabete“