Fortunatamente nessun membro di equipaggio a bordo
Virginia, 29 ottobre – (ansa) Un razzo, senza alcun personale a bordo ma solo con rifornimenti destinati alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), è esploso sei secondi dopo il lancio. Un incidente che, al momento, non sembra aver causato vittime ma ingenti danni: tutta l’apparecchiatura contenuta nel razzo è andata persa e i detriti e le fiamme dell’esplosione ha causato enormi danni alla proprietà circostante.
Le cause dell’incidente non sono ancora note. Il lancio sarebbe dovuto avvenire lunedì ma era stato posticipato per la presenza di una nave a largo nell’Atlantico nel perimetro di sicurezza per il lancio. La Nasa e Orbital Science, la proprietaria del razzo che effettuava la missione per l’ente spaziale americano, spiegano che il razzo non ha presentato alcun problema prima del lancio e anche il conto alla rovescia si é svolto senza problemi. Per ora si parla di una “anomalia catastrofica”.
La Nasa ha informato immediatamente le Federal Administration Aviation (Faa), l’ente che controlla e gestisce i cieli statunitensi, e ha preannunciato la creazione di una squadra di esperti per chiarire l’accaduto. Il razzo conteneva 2,2 tonnellate di rifornimenti e apparecchiature per i sei astronauti che vivono nella stazione spaziale: la Nasa rassicura sul fatto che nulla a bordo era essenziale per l’Iss, anche perché l’agenzia spaziale russa procederà con le proprie forniture mercoledì. Il personale dell’Iss è già stato informato dell’incidente. Nell’era post Shuttle, la Nasa ha siglato un contratto con Orbital Science e Specex per i rifornimenti alla stazione spaziale.
Fino a oggi tutte le missioni effettuate non hanno presentato alcun problema. L’esplosione rischia però di trasformarsi in boomerang per il presidente americano, Barack Obama, che ha spinto per un programma di razzi commerciali per i rifornimenti. A pagare le immediate conseguenze dell’incidente è intanto Orbital Science, che crolla in Borsa nelle contrattazioni after hour, arrivando a perdere fino al 19%