Già individuato nel mare turco e cipriota
Roma, 22 giugno – A lanciare l’allarme sulla presenza del pesce scorpione, è l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn), secondo la quale questa specie tropicale, dopo aver invaso le coste orientali degli Stati Uniti e i Caraibi, è stato individuato nei mari della Turchia e di Cipro.
“Questa specie tropicale, molto invasiva, può avere un impatto pesantemente negativo sugli ecosistemi e sulle economie locali”, spiega il biologo marino cipriota Carlos Jimenez. Si tratta di un predatore temibile, occasionalmente in cima alla catena alimentare. Con la sua presenza, minaccia la biodiversità marina riducendo l’esistenza di altri pesci, inclusi quelli di interesse commerciale che alimentano il settore della pesca.
Inoltre, il pesce scorpione compromette il turismo, scoraggiando bagnanti e subacquei in quanto I suoi aculei velenosi, sebbene raramente letali, possono causare nausea e vomito, crampi addominali, difficoltà respiratoria, paralisi degli arti, edema polmonare e ischemia del miocardio.