Un altro passo da gigante nella lotta alla SLA (Sclerosi laterale amiotrofica).
Grazie alla ricerca di base, impegnata da anni a trovare le cause scatenanti di questa grave e invalidante patologia che porta alla degenerazione del motoneurone, con conseguente paralisi dei muscoli, è arrivato il momento di una svolta importante per valutare fiduciosamente la scoperta annunciata ieri dalla Figc, la Federazione italiana gioco calcio.
I risultati sono stati presentati dalla Commissione nominata dalla Fgci e presieduta dal Professore Paolo Zeppilli, sullo studio condotto da Mario Sabatelli, direttore del centro SLA dellUniversità Cattolica e pubblicato sulla rivista inglese Human Molecular Genetics ed è stato realizzato con il budget di 250 mila euro della Federazione sportiva.
Si è chiarito che, la SLA è influenzata dallambiente.
Ma non da un fattore legato, in modo specifico al gioco del pallone, malgrado abbia colpito negli ultimi anni, diversi giocatori, uno per tutti: Stefano Borgonovo, ex calciatore di Fiorentina e Milan.
Secondo il Ricercatore, sarebbero tre geni, produttori di una proteina-reccetore di una sostanza chiamata acetilcolina, i diretti colpevoli dellinsorgere della malattia. Se questi recettori funzionano male, permettono al Neurone di incamerare quantità in eccesso di calcio, che lo distruggono.
Lobiettivo futuro sarà quello di mettere a punto dei farmaci che correggano il lavoro dei recettori, influenzati forse da pesticidi, tossine varie, nicotina che incidono negativamente sullambiente.