Il ritrovamento, nel corso di uno scavo
Texas – Stava dissodando il suo terreno ghiaioso Marty McEwen , in compagnia del nipote Ethan Beasley, quando il mezzo meccanico urtava un oggetto insolito. Fermatisi a controllare, i due si sono trovati davanti ad una zanna di grandi dimensioni.
Pur non immaginando di cosa realmente si trattasse, i due hanno informato del ritrovamento il vicino Navarro College. Immediato l’intervento del paleontologo Tom Vance che, giunto su posto, si è reso conto trattarsi dei resti di un mammut. Con la massima riservatezza per tutelare il recupero, hanno avuto inizio gli scavi che hanno permesso di portare alla luce lo scheletro quasi completo di un mammut, risalente a circa 60.000 anni fa.
Il reperto è composto da uno scheletro riconoscibile, la mandibola inferiore, con le zanne lunghe m.1,80, costole, e altre parti ben conservate, eccetto alcune ossa delle zampe, che non sono state individuate.
Secondo i paleontologi, data la taglia non molto grande del mammut, che dovrebbe essere stato alto circa 2,7 metri, si tratta di un esemplare femmina, deceduta dopo essersi accasciata sul fianco sinistro.
Tom Vance, che ha coordinato le operazioni di recupero, entusiasticamente ha dichiarato: “Sono davvero emozionato per questo ritrovamento, davvero unico per il Texas” mentre McEwen ha aggiunto “Ciò che appare più sorprendente, è pensare che questo animale camminava nel nostro cortile migliaia di anni fa. Siamo davvero felici di aver scoperto il mammut, e di aver saputo che il fossile è completo per il 90%”.
Lo scheletro è stato donato dalla famiglia McEwen al vicino museo Perot in Texas, affinchè possa essere conservato. Il fossile, inoltre, verrà esaminato accuratamente dopo essere stato catalogato.
Il direttore del museo, dottor Ron Tykoski ha dichiarato: “La famiglia McEwen ha offerto un grande contributo alla scienza, perchè qualora il fossile fosse arrivato in mani sbagliate, avrebbe potuto essere venduto all’asta a qualche collezionista privato, privando l’umanità di una simile visione. Sarebbe stata una grande perdita per la storia della Terra. Un esemplare del genere ci dà la possibilità di avere un quadro più preciso di come erano i mammut”, concludendo “ I risultati delle ricerche potrebbero dare un’idea di come i mammut hanno vissuto e, cosa più importante, come si sono estinti”.
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