L’Accademia di Santa Cecilia e il suo direttore principale Antonio Pappano hanno voluto onorare la memoria del compositore Ennio Morricone a due mesi dalla scomparsa.
Per farlo, gli hanno dedicando un concerto con le sue colonne sonore più famose.
Morricone è stato Accademico di Santa Cecilia fin dal 1996 e per l’Istituzione ha diretto per la prima volte le sue musiche in vari concerti.
Il concerto rappresenta un evento straordinario perché, per la prima volta, Sir Antonio ha avuto a disposizione dalla famiglia le partiture originali.
Finora, le partiture originali erano state dirette solamente dal compositore stesso e dal figlio Andrea, che ne segue le orme artistiche.
Il programma si snoda dagli esordi dell’attività del Maestro, negli anni Sessanta quando ebbe inizio la sua collaborazione con il geniale regista Sergio Leone.
Era il mondo dei western all’italiana, i celebrati “spaghetti-western”.
E’ la prima tappa di un percorso che inizia con la “Modernità del mito nel cinema di Sergio Leone”, regista con il quale il compositore collaborò per un trentennio.
Furono le pagine musicali composte per “Il Buono, il Brutto, il Cattivo” (con l’Estasi dell’oro), “C’era una volta il West” con il soprano Susanna Rigacci, con la quale costruì un vero sodalizio artistico, “Giù la testa”, che hanno dato rinomanza mondiale alle melodie di Morricone.
Il rapporto di collaborazione con Sergio Leone prosegue con i celeberrimi temi di “C’era una volta in America” (Tema di Deborah, Povertà, Tema principale).
Nella seconda tappa del cammino lavorativo si pone il cosiddetto “Cinema dell’impegno” con film come “La Battaglia di Algeri” di Gillo Pontecorvo (1966), “Sostiene Pereira”( 1995), dal romanzo di Antonio Tabucchi trasposto per lo schermo da Roberto Faenza, la “La classe operaia va in Paradiso” di Elio Petri del 1971, regista con il quale collaborò anche per “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” con un magistrale Giammaria Volonté, l’intenso “Vittime di guerra” di Brian De Palma del 1989, o il magnifico”Queimada” del 1969 con il martellante brano “Abolisson” contro la schiavitù, opera assai significativa di Gillo Pontecorvo, o ancora il film “Sacco e Vanzetti” con quella ballata drammatica scritta da Joaz Baez che divenne presto il canto di una generazione di giovani contro la violenza, il cui verso iniziale “Here’s to you” dà il titolo al concerto omaggio dell’Accademia.
Il programma non poteva escludere le bellissime pagine musicali scritte per “Mission” di Roland Joffe del 1986: Gabriel’s Oboe, Falls, Come in Cielo Così in Terra.
Nelle abili mani di Pappano, le melodie indimenticabili acquistano spessore per merito dell’Orchestra dell’Accademia e del suo apprezzatissimo e duttile Coro diretto da Piero Monti.