Fare musica d’oggi
Ascoli Piceno, 16 ottobre – E’ diventata quasi una scommessa, dolorosa quanto si vuole: ma la tale istituzione ce la farà ad andare avanti in queste dolorose contingenze?
Il disinteresse verso il mondo della cultura, si sa, colpisce soprattutto le iniziative tendenti a perpetuarla rinnovandola, inoltre, in periodi di disfacimento, ci si abbarbica soprattutto su preservazioni museali, allontanando come particolarmente pericoloso il nuovo.
Ebbene, Nuovi Spazi Musicali, la creatura nata 35 anni fa per volontà inflessibile e tutta abruzzese di Ada Gentile, ce l’ha fatta, anche quest’anno, ad alzare il sipario e decollare con il suo carico di musica contemporanea, offrendo visibilità e sopravvivenza a compositori e lavori destinati a disseccarsi come ruscelli non più alimentati.
Ad Ascoli, dove la Gentile si è trasferita, città che le è particolarmente cara per avervi portato avanti nell’incarico di direttore artistico una bellissima programmazione lirica per il Ventidio Bassi, ha avuto il via il 9 di questo mese il Festival.
Apertura con due operine tascabili dei compositori Francesco Fournier Facio e Lucio Gregoretti. I testi sono di Giobbe Covatta tratti dalle opere “Pancreas” e “Parola di Giobbe”. Due i direttori, gli stessi compositori, nel Foyer del Ventidio Basso dove sono state eseguite con l’ausilio della voce recitante di Giobbe Covatta. A far musica i pianoforti di Irene Boschi e Simone Nocchi, il flauto di Andrea Biagini, il sassofono di Michele Bianchini, le percussioni di Laura Mancini e il bayan di Riccardo Sanna. Due voci hanno assunto il carico della linea del canto, il soprano Susanne Bungaard e il basso Stefano Stella.
Cowell, Glass, Rzewski, Trythall, Chiti, Marocchini, Scelsi e Tesei sono gli autori scelti da Fausto Bongelli per il suo recital di pianoforte.
Inevitabile e molto atteso il concerto dedicato oggi, sedici ottobre, ad Ennio Morricone, anch’egli parte come Ada Gentile del nutrito gruppo di talenti che si sono sviluppati accanto a Goffredo Petrassi. Sul podio, la bravissima Gilda Buttà ( le cui mani hanno costituito il fil rouge di un celebrato film “Novecento”, storia di un pianista che vive sull’Oceano) e dal violoncellista Luca Pincini.
Lunedì prossimo, il 20, il Trio costituito da Guido Arbonelli al clarinetto, Cesare Chiacchiaretta al bayan e Pamela Olivieri voce recitante illustrerà opere di Lopez Gavilan, Astor Piazzolla, Spinosa, Chiacchierett, Gubaidulina e dalla stessa Gentile, una delle più importanti realtà del nostro Paese, la cui indiscussa rinomanza internazionale ne fa un’ideale ambasciatrice della Musica italiana.
In chiusura, la pianista Wei Cao presenterà opere di Ravel, di Skrjabin, Liszt, Fouillard e di Rosato.
Tutti gli spettacoli si svolgeranno nel Foyer del Teatro Ventidio Basso.