Los Angeles, 28 ottobre – Tom Hanks, 17 anni dopo “Saving Private Ryan”, torna ad essere eroe nel film diretto da Steven Spielberg “Bridge of Spies”.
La sceneggiatura di “Bridge of Spies” scritta da Matt Charman e rivista con la collaborazione dei fratelli Coen, prende spunto dal libro di Giles Whittell ‘Bridge of Spies: A True Story of the Cold War’ e dall’articolo di James Donovan, intitolato ‘Strangers on a Bridge: The Case of Colonel Abel and Francis Gary Powers’ sull’incidente accaduto nel 1964 al Lockheed U-2, aereo superspeciale adattato allo spionaggio dalla CIA e inviato a tale scopo sull’Unione Sovietica.
Tom Hanks nella parte di James B.Donovan, un avvocato specializzato in assicurazioni e scelto dai suoi partners per minimizzare il problema tra l’Unione Sovietica e L’America nato dall’arresto di Rudolph Abel (Mark Rylance) nel 1957 a Brooklyn, New York City, e accusato di spionaggio per il KGB, si ritrova catapultato in una situazione inimmaginabile per le conseguenze sviluppatesi.
L’incontro tra i due, prigioniero e avvocato, segna un rapporto di solidarietà benchè non ci sia la cooperazione di Abel, forse destinato alla pena di morte, dalla Corte Suprema. Abel decide di accettare Donovan come avvocato difensore a sostenere la sua causa. Donovan non si fermerà nonostante la reazione negativa dei giudici, avvocati e dei media che metteranno contro a Donovan anche l’opinione pubblica, causandogli seri problemi di violenza alla famiglia. Donovan verrà riabilitato a tutti i livelli per la trattativa di scambio ottenuta restituendo Abel ai russi e riportando in America due spie americane, delle quali solo una, in realtà, rappresenta la CIA, Francis Gary Powers, catturato dai russi dopo aver abbattuto l’aereo U-2 da lui pilotato. Il secondo prigioniero, Frederic Pryor, considerato e trattato da spia è uno studente americano laureato in economia ed arrestato mentre cercava di portare la fidanzata fuori da Berlino Est, dove si erigeva il muro della discordia. La trattativa per lo scambio di due americani per una spia russa non implicava il rilascio di Pryor, rischiando con la sua richiesta di liberazione di comprometterne il risultato positivo. La determinazione di Donovan porterà alla conclusione finale e sarà il filo conduttore del thriller.
Il film è magistralmente diretto da Spielberg con l’interpretazione assolutamente perfetta di Tom Hanks come credibilissimo è Mark Rylance nella parte della spia del KGB.
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