Chaplin inaugura il Festival Pergolesi Spontini 2014 con il suo capolavoro “La febbre dell’Oro”

Un capolavoro del film muto, con le musiche composte dallo stesso Chaplin eseguite dal vivo dall’ensemble de I Virtuosi Italiani e dirette da uno dei massimi esperti di musica da film al mondo,Timothy Brock

Jesi (AN), 2 dicembre – Si inaugura venerdì 5 dicembre alle ore 21, il XIV Festival Pergolesi Spontini 2014 al Teatro Pergolesi con un omaggio a Charlie Chaplin nel centenario della nascita del personaggio di Charlot, proponendo la proiezione del film e l’esecuzione dal vivo della colonna sonora di “La febbre dell’oro”, scritto, diretto ed interpretato da Chaplin nel 1925.

Il film rivisita il mito americano della frontiera. La pellicola racconta le peripezie tragicomiche e sentimentali dell’omino vagabondo ai tempi della corsa all’oro nel Klondyke.  E’ uno dei più omogenei tra i film lunghi di Chaplin: il tragico s’incorpora nel comico, le scene più buffe sono anche quelle dove la drammaticità si fa più intensa, sullo sfondo di un’Alaska inventata, ma più vera del vero. E il solo suo film in cui la natura e il caso hanno un peso maggiore che la società e gli uomini.

Sebbene il tema centrale sia la lotta per la sopravvivenza, visivamente prevale a poco a poco quello della solitudine, come rivelano le ripetute situazioni estatiche. Molte le sequenze celebri tra cui, celeberrima, la danza dei panini. Chaplin è tornato su “La febbre dell’oro” nel 1942. Registrò una narrazione (con la propria voce), e compose una sua colonna sonora che comprendeva alcuni temi musicale classici molto conosciuti. La nuova versione, con la narrazione e la partitura musicale di Charles Chaplin, uscì il 19 maggio 1942. La partitura originale della colonna sonora è stata per l’occasione minuziosamente ricostruita da Timothy Brock, musicologo, compositore e direttore d’orchestra, la cui fama mondiale di maggiore specialista della musica di Chaplin e del repertorio della prima metà del XX secolo è testimoniata dalla collaborazione con alcune tra le più prestigiose realtà orchestrali del mondo.

Suona l’orchestra de I Virtuosi Italiani, una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale. “Molti conoscono Chaplin solamente come attore e regista – spiega Timothy Brock – ma in pochi sanno quanto fosse un compositore unico nel suo genere.  Come nella maggior parte delle creazioni di Chaplin, la musica serve come funzione primaria per il successo dell’immagine. Chaplin si preoccupava non solo che la musica fosse semplicemente adeguata, ma che caricasse la scena del contenuto richiesto. Nella partitura per “La Febbre dell’ Oro” c’é musica che esprime la tempesta, la lotta, l’amore, la danza. Ma c’è anche musica scritta meticolosamente per esprimere il singhiozzo, la fame, il sonno, il cibo, l’allucinazione, la battaglia a palle di neve, il sospetto, l’ indegnità, l’orgoglio e l’indifferenza; tutti elementi chiave sia nel film che nella sua musica. In questa partitura ci sono le caratteristiche tipiche della musica di Chaplin: i passaggi ad arco scuri e malinconici, gli assoli pieni di colore di oboe e fagotto, l’arpa onnipresente e la pura forza bruta degli ottoni”.

Manifestazione internazionale a cura dalla Fondazione Pergolesi Spontini, il Festival Pergolesi Spontini prosegue fino al 20 dicembre a Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Montecarotto, San Marcello, in un percorso multidisciplinare che abbina musica, cinema, poesia e letteratura con solisti internazionali e artisti di riferimento nei vari generi.

Il XIV Festival, dal titolo “Olimpie e Olimpia. Competizione e cimento in musica e non solo”, si collega al riconoscimento di Jesi di Città Europea dello Sport 2014, ed approfondisce nei suoi numerosi eventi i temi del virtuosismo delle voci e degli strumenti, la tensione verso il superamento dei limiti dell’interprete che è propria sia degli artisti che degli sportivi.

(fonte ufficio stampa Fondazione Pergolesi Spontini)

 

 

 

 

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