Los Angeles, 05 febbraio 2019 – I giapponesi sono specializzati nel makanga, ossia i comic books e più di 3000 artisti si contavano in Giappone nel 2006. Le storie di “Alita: Battel Angel“, il personaggio più conosciuto di Yukito Kishiro, finalmente sono arrivate sullo schermo e Yukito Kishiro ha voluto accompagnare la sua creazione, per la presentazione in uno screening speciale in 3D, del film ‘Alita: Battle Angel’, organizzata dalla 20th Century Fox.
“Indubbiamente – ha spiegato Kishiro dopo la proiezione – ho sempre ammirato il lavoro di Rumiko Takahashi artista manga. Molti artisti di comic books, hanno ispirato registi e sceneggiatori che hanno utilizzato quei personaggi per creare dei film come “Ghost in the Shell”. Nelle mie storie, il personaggio di Alita (interpretato nel film da Rosa Salazar) pur essendo una cyborg (umano con elementi meccanici) l’ho voluta umanizzare maggiormente, creando un rapporto con quello che lei chiamerà padre (Christoph Waltz) per averla portata in vita e per la sua relazione con un coetaneo Hugo (Keean Johnson). La competizione del Motorball, mi è stata ispirata dalle corse di formula uno. Non ho potuto partecipare alla realizzazione della sceneggiatura del film o nella scelta della protagonista, ma Salazar ha saputa dare un’interpretazione molto intensa ad Alita.”
Il film è diretto da Robert Rodriguez per l’idea di Cameron verso il personaggio di Alita, mai riuscito fino ad ora a portare a termine il progetto pensato.
Molti elementi nel film ricordano scene da “Artificial Intelligence” di Spielberd o “Blade Runner” di Ridley Scott. Dunque non si rimane sorpresi dal set cinematografico di Iron City dove, il dottor Dyson (Christoph Waltz) e specialista cyber, rianima una testa di ragazza trovata in un cimitero di pezzi inutilizzati di robots, riattacandole il corpo cyborg preparato ma inutilizzato per la figlia. Alita diventa l’unico esemplare tecnologicamente superiore a quelli conosciuti.
A fare da calamita all’attenzione è appunto l’umanità del personaggio di Alita. Quella caratteristica in più, stimola a seguire le scene di lotta continue affrontate come guerriera contro i malvagi, uno dei quali è Vector (Mahershala Ali) seguito dal Dr.Chiren (Jennifer Connelly).
Durante le azioni violente sovraumane, Alita ritrova squarci di un passato completamente dimenticato e mentre è alla riscoperta del luogo dove vive, incontra Hugo, un coetaneo che l’inizierà al gioco del Motorball in voga nella città. La competizione è seguita su grandi schermi dalla popolazione, ricordando i giochi al Colosseo. Una gara all’ultimo sangue per i giocatori con scarpe a rotelle per rincorrere una palla di ferro.
Le carambolesche vicende di Alita sembrano non avere mai fine e non l’avranno, perchè l’autore ha scritto molte storie per quel personaggio e seguirà una sequel.
Il budget del film ha toccato i 200 millioni di dollari, un investimento elevato per la produzione 20th Century Fox, Lightstorm Entertainment, Troublemaker Studios ma il risultato del film lascia sperare il recupero dell’investimento.
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