Los Angeles, 26 febbraio 2017 – Abbiamo incontrato sul red carpet del ‘Los Angeles Film Fashion and Art Fest’ Alessanddro Bertolazzi nominato all’Academy Awards come Make Up Artist per il film” Suicide Squad”.
Bertolazzi è un’esempio di semplicità e disponibilità, ha concesso interviste senza negarsi come al contrario ha fatto Gianfranco Rosi.
Bertolazzi ha detto d’avere la sensazione di “vivere un sogno per l’accoglienza ricevuta dall’organizazione dell’Academy. Il pranzo organizzato per tutti i nominati agli Oscar è stato incredibilmente entusiasmante, specialmente l’incontrare tanti artisti riuniti. Interviste, attenzioni, red carpet, ho ancora un giorno per godermi queste sensazioni piacevoli. Poi tutto sparirà e tornerò al mio lavoro come sempre ma con un piacevolissimo ricordo che porterò con me e forse non mi parrà vero d’averlo vissuto. È veramente un’esperienza inimmaginabile quella d’essere improvvisamente al centro dell’attenzione. Noi ci meritiamo questo Oscar perchè, senza voler togliere nulla ai miei colleghi inglesi, per l’impegno, per varietà, per trucco puro, per il lavoro profuso. L’impatto sociale che ha avuto film ‘Suicide Squad’ è innegabile. Se non vinciamo, faremo come quelli che a Sanremo arrivano secondi ma hanno successo. Io sono un emigrato piemontese di nascita ma vivo a Londra. Devo il mio successo al fatto d’aver potuto lavorare in America senza problemi altrimenti sarei rimasto confinato in Italia, perciò, se vincerò il famoso Oscar, lo dedicherò a tutti gli emigrati. E senza fare polemiche. Sono emigrato perche ho voluto portare all’estero la bellezza, l’artigianato, la nostra cultura, far vedere come lavora un italiano. Questa è la bellezza del sentirsi tutti ospiti in questo mondo, dunque arte e cinema non hanno più confini tra le nazioni, prima molto meno, ora questo miracolo di scambi si crea per l’amore verso l’arte e la condivisione“.