Filming on Italy, alla sua prima edizione, ha presentato a Los Angeles, nell’Istituto Italiano di Cultura, Oliver Stone, produttore del documetario “Ukraine on Fire” diretto da Igor Lopatonok. L’evento, sponsorizzato da “Baume & Mercier Special Filming on Italy Award” premia Oliver Stone, Isabelle Hppert, Ellen Pompeo, Jeremy Renner, Nat Wolf.
Il programma è stato organizzato per promuovere l’Italia come set cinematografico con la collaborazione tra Agnus Dei Production di Tiziana Rocca, l’Istituto Italiano di Cultura diretto da Valeria Rumori e il Consolato Generale D’Italia di Los Angeles che si concluderà la serata del 7 febbraio ’2017. Il Console Generale d’Italia, Antonio Verde ha presentato il programma sottolineando come, specialmente i documentari, oggi siano un veicolo cinematografico importante per sensibilizzare il pubblico ai problemi internazionali. Ha ricordato, come esempio, la nomination per l’Academy Awards 2017 del documentario di Gianfranco Rosi “Fire at Sea” .
Oliver Stone alla nostra domanda se le proteste degli studenti in USA oggi siano meno determinate di quelle avvenute negli anni 60 ha risposto. “ Non penso, se gli studenti hanno un buon motivo per reagire, anche oggi possono organizzare dimostrazioni valide per protestare per stimolare l’interesse pubblico.” Stone si è particolarmente ripetuto sul fatto della propaganda promossa da giornalisti nel riportare fatti ,come è avvenuto per la situazione in Ukraina, non attendibili.
Il giornalista investigativo Robert Parry ha risposto alle domande “ Poichè la storia nelle scuole americane non viene insegnata fin dalle elementari, gli studenti non sono così preparati a capirne i fatti attuali. Qui esiste la vera libertà di stampa?” “Se si vuole arrivare veramente alla verità dei fatti, lo si può fare, oggi, creandosi una propria opinione attraverso una ricerca personale accurata, ed è importante farlo per non cadere nel tranello della propaganda. La libertà di stampa esiste se un editore ti permette di evidenziare i fatti in modo totalmente onesto, è un etica professionale che un giornalista dovrebbe seguire nonostante gli ostacoli . Non è una strada facile da seguire, un giornalista si mette a rischio. Portare a conoscenza della verità o realtà dei fatti è comunque un atto di coraggio necessario per fare veramente questo lavoro.”
Tiziana Rocca conosciuta PR nonchè organizzatrice, con la sua produzione Agnus Dei, del Festival di Taormina, ci ha presentato con professionale esperienza, voce a tono diretto e senza inciampi davanti alla videocamera, l’importanza del documentario “Ukraine on Fire” nel programma speciale “Filming in Italy” per il quale Oliver Stone ha gentilmente accettato di partecipare, dopo la presentazione del documentario, ad un colloquio con il pubblico affiancato dal regista Igor Lopatonok, ed il giornalista Robert Parry.
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