Los Angeles, 8 luglio 2024 – German Kral è un esempio del cambiamento nel cinema in Hollywood dove, la produzione indipendente mondiale, si fa strada portando la propria voce.
“Adios Buenos Aires “ presentato a Los Angeles al Laemmle Royal, ha il merito di esprimere, nella storia, i sentimenti verso la città con tradizioni che includono quella passione per la musica, espressione della cultura argentina.
Nella sceneggiatura scritta da Karl in collaborazione con Castets e Puchner, il dialogo lo conferma. In una scena, il protagonista Julio, dovendo vendere la macchina alla quale tiene molto, accendendo il motore dice al proprietario del garage, “Il suono di questo motore è una sinfonia.”!
Nell’intervista abbiamo chiesto al regista: Lei è nato a Buenos Aires dove è cresciuto, spostandosi in Germania per frequentare una scuola di cinema. Come ha vissuto la differenza emozionale?
Kral “Ovviamente l’impatto iniziale è stato difficile dovendo adattarmi, per la differenza emotiva, ai rapporti sociali. L’amore per il cinema mi ha aiutato a smussare la mancanza del mio Paese dove sono tornato ed ho lavorato. L’incontro con Wim Wender al centro di cinema, è stato per me costruttivo. Mi ha saputo incoraggiare, specialmente mi ha molto aiutato il lavoro svolto con lui dove ho imparato ed apprezzato la sua sensibilità e umiltà.”
Perchè “Adios Buenos Aires”
Kral “La storia sviluppa il momento difficile in Argentina del 2001, attraverso l’esperienza di Julio Farber (Diego Cremonesi) nell’affrontare la crisi economica e politica cercando di barcamenarsi tra le mancate vendite nel negozio di scarpe ereditato dal padre ed il lavoro come ottimo bandoneon (la fisarmonica particolare usata nel tango) in una tango band. Julio, considerando la situazione, decide di lasciare tutto alle spalle e trasferirsi in Germania.”
Ricalca anche la sua storia?
Kral “Direi che il film punta sull’inaspettato. Infatti, nel momento peggiore poiché il governo impone alle banche le chiusure dei conti, Julio decide di vendere la sua macchina. Un incidente con un taxi guidato da una donna, Mariela (Marina Bellati) lo porterà a cambiare le sue decisioni e rimanere per sostenere i propri diritti. Conoscevo gli attori e per il mio film, erano perfetti.”