Un esempio di comunità unita: il “Jewish Film Festival 2016”
Los Angeles, 7 giugno – Il Jewish Film Festival ha concluso il 25 di maggio la presentazione delle produzioni dei suoi filmmakers internazionali. Il gala d’apertura del festival si è svolto con un red carpet al Saban Theater in Beverly Hills.
Sul red Carpet abbiamo incontrato attori e filmmakers tra i quali Dennis Christopher, (Django Unchained, Breaking Away), Ken Davitian (Borat), Joshua Butler (“The Vampire Diaries”) regista cinematografico e televisivo, i suoi ultimi lavori: uno show ‘The Magician (U.S. TV series), cinque episodi per la Fox “The Following” con Kevin Bacon e Crisis for NBC . “Sono nato nel mezzo dell’America – ci dice – ma cresciuto a New York. Perchè la decisione di fare regia… è una domanda che ancora mi pongo. Dall’età di 8 anni, comunque, desideravo dirigere un film. Oggi sono impegnato tra la West e East Coast spostandomi dove mi porta il lavoro che mi divide tra cinema e televisione, Sono quindi sempre molto occupato.”
Tutta pimpante Branda Dixon che ci tiene a sapere dove andranno le sue immagini, ci dice d’essere nata in Los Angeles e d’essere stata una Miss California, attrice e scrittrice, ha la sua pagina web www.brendadickson.comdove racconta” My Hidden True Hollywood Story.” Sembrano piccanti considerando che racconta assalti sessuali, e storie d’amore con gli uomini più importanti di Hollywood……..
Erik Edlestain , attore, e Sheldon Cohen produttore e sceneggiatore del film “The Pickle Recipe” sono stati molto divertenti come lo è lo stile comico del film diretto da Michael Manasseri . Edlestain ha detto che il regista ha fatto un ottimo lavoro. “Dov’è ora, è quì?” abbiamo chiesto. “Si ma è di la, sta mangiando la pizza.!!” la sua risposta.
Manasseri è un buon gustaio, infatti tra gli sponsors i panini di “Ambra Caffè” e le sue pizze in diverse versioni erano veramente meritevoli di un lungo assaggio, inclusi i pasticcini dello Chef Josette della sua pasticceria e ristorante in Beverly Hills. Una sua torta fatta con le immagini dei personaggi, è stata una gradita sorpresa.
Decisamente interessante la prima puntata della serie televisiva presentata in apertura del Festival “False Flag” storia scritta da Amit Cohen. Alcune persone dalla vita e lavoro più che comuni, vedono nelle news televisive del mattino, le loro foto e apprendono di essere ricercati per aver, durante un viaggio a Mosca, partecipato al rapimento del Ministro della Difesa Iraniano. La serie è diretta da Oded Ruskin e interpretata da Golan, Ania Bukstein, Angel Bonanni, Roy Assaf andOrna Salinger.“False Flag”, al Berlinale, ha vinto il Gran Premio della Serie Mania. In Europa la TV a pagamento Canal plus si è già assicurata I diritti di “ False Flag”
Abbiamo incontrato sul red carpet, Angel Bonanni, interpreta la parte del ‘cattivo” in “False Flag” ma non ci ha voluto anticipare nulla prima del thriller televisivo. Ci ha detto d’avere origini italiane, ovviamente esplicite per via del cognome. Ha visitato città italiane come Milano, Roma, Fregene e Venezia. È stato in Sardegna ed avrebbe piacere di poter lavorare come attore anche in Italia.“
Amit Cohen, ci ha detto di aver scritto la storia di ‘False Flag” e d’averla sviluppata nella sua terra d’origine. Ora lavora anche in America ed è impegnato in diversi progetti .”Cohen giornalista diventa scrittore dopo essersi trovato per lavoro in un albergo dove si era compiuto un delitto. Ha sviluppato l’idea per una serie televisiva, un thriller di spionaggio molto originale. Lo ha raccontato durante le Q/A dopo la proiezione del thriller. Bonanni, irriconoscibile nel personaggio interpretato, ha spiegato di essersi sposato mentre lavorava nel film ma la moglie non ha gradito il taglio di capelli imposto al personaggio interpretato… da pettinatura hippy a classica.
È stata festeggiata la famiglia Laemmle, un gruppo di famiglia molto unito da tre generazioni. iniziata con Carl Laemmle, fondatore del leggendario Universal Studios, Independent Movie Pictures. Da piu di 75 anni proprietari della catena di cinema Laemmles a Los Angeles e sostenitori di molte organizzazioni, incluso il Jewish Film Festival per il quale mette a disposizione le sale cinematografiche per le proiezioni dei film.
La comunità ebraica unita è solidale nel supportare le loro iniziative alle celebrazioni d’apertura del Festival. Non sono mancato il sindaco di Beverly Hills John A. Mirish e il Console del Consolato d’Israele David Siegel. Il sindaco di Beverly Hills sul red carpet con il giovane figlio, ci ha detto “ Essere Sindaco in una comunità come Beverly Hills, non è semplice ed il lavoro non manca mai. Naturalmente è necessaria molta diplomazia per mettere sempre tutti d’accordo”
Al festival è stato presentato un programa di film interessante come”In Search of Israeli Cousine”il vincitore del festival di Locarno“The People vs Fritz Bauer”diretto da Lars Kraume, “Framed; The Adventures of Zion Man”, “Showfolk, documentario” “Fever at Down”, “Eulogy of Pini Gurevich”, “ With a Little Patience”, “ Golan: A Farewell to Mr. Cinema.”
Ha chiuso il festival il film, da poco restaurato“None Shall Escape”del 1944 diretto da Andre de Toth con Marsha Huntora 98enne presente al gala di chiusura e alle Q/A moderate dal Direttore alla UCLA dell’Archivio Film/& Televisione Jan-Christopher Horak.
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