dalla nostra corrispondente da Los Angeles, Stella S.
Los Angeles, 12 maggio 2017 – Mentre James Gunn con il suo ritorno sia come sceneggiatore e regista di “Guardians of the Galaxy Vol.2” , considerando il successo d’incassi ottenuto si prepara a realizzare la terza sequel della storia commissionatagli dalla Disney-Marvel’s, Guy Ritchie presenta la sua nuova creazione, diretta e co/prodotta: “King Arthur: Legend of the Sword”.
È decisamente una battaglia tra produzioni quella del raggiungere le quote dei maggiori incassi . Ritchie parte svantaggiato rispetto a Gunn, le critiche del suo film non sono favorevoli. Mai dire mai è la parola fatidica… il pubblico pagante decide la sorte, ossia il successo di un film. Lo stesso “Sherlock Holmes” sempre diretto da Ritchie, a sorpresa,ha incassato 524 milioni di dollari.
“King Arthur: Legend of the Sword,” propone una leggenda manipolata, criticabile quanto si vuole, ma senza voler tagliare a fette il film, consideriamone l’essenziale: attore protagonista Charles Matthew Hunnam, effetti speciali Framestore (VFX Supervisors: Christian Kaestner, Ivan Moran & Jonathan Fawkner) e musiche di The Devil e The Huntsman di Sam Lee Daniel Pemberton, The Life di Gareth Williams, Discovery e Confronted Truth di Ryan Taubert.
Questo trio è interessante e per il pubblico giovane, al quale poco interessa se la storia sia stata manipolata o i dettagli sul tema, questa è la ragione per vedere il film.
Il protagonista Charles Matthew Hunnam ripaga il costo del biglietto, è l’attore perfetto per il ruolo interpretato oltre ad essere bello ed atletico, ha dimostrato di riuscire con esercizi fisici quotidiani, a preparare la muscolatura adatta al suo personaggio.
Le musiche sono la forza portante del film a sostegno delle battaglie corpo a corpo, fughe e corse.
Gli effetti speciali fondamentali nei film scenografici sono credibili, la pelle dei serpenti, specialmente nelle scene in cui li vediamo avvolgersi tra loro come prolungamento di un busto umano, sono ottimi.
Benchè Arthur nella storia rifiuti di accettare la sfida postagli dal destino e dalla maga (Àstrid Bergès), deve soccombere alla necessità di vendicare la morte del padre (Eric Bana) e della madre per mano dello zio Vortigern (Jude Law), il quale avendo estorto il regno al fratello, ne teme il figlio, riuscito a salvarsi. La famosa spada magica è in attesa del designato successore, l’unico in grado di poterla estrarre dalla roccia. Vortigen pensa di riuscire a scovare il possibile vendicatore e nemico, Arthur, imponendo a tutti i giovani dei villaggi la prova fatidica: estrarre la spada del potere dalla roccia nella quale è conficcata da anni.
Nelle storie dove si affrontano buoni e cattivi è un classico il un finale positivo.
Arthur riconquisterà il potere, ovviamente, con le necessarie difficoltà e perdite di amici.
Il film è distrbuito dalla Warner Bros.
Trailer – italiano
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trailer – inglese
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