“Lez Bomb”
Dalla nostra corrispondente da Los Angeles, Stella S.
Los Angeles, 31 ottobre 2018 – Si sa ma non si dice, spesso la verità può far male a chi non se l’aspetta. Jenna Laurenzo, regista e sceneggiatrice del film “Lez Bomb” una storia d’amore al femminile, presenta in modo inusuale una verità impossibile nascondere per due motivi: essere se stessi e non trattare da fantasma la persona amata.
L’abbiamo intervistata considerando il suo film ironico con un finale inaspettato per l’argomento trattato.
Essendoci la partecipazione di Bruce Dern (Super attore, nominato e premiato ultimamente anche per il film “Nebraska” di Alexander Payne) significa l’aver dato credito a questa giovane regista.
D. Il tuo cognome, Laurenzo, ha un eco italiano. Penso di non sbagliarmi, specialmente perchè vieni dal New Jersey dove la comunità italiana è ancora presente.
R . È la prima volta che il mio cognome viene pronunziato correttamente e mi si chiede se sono di origine italiana.
D. Sono italiana dunque non mi è difficile scandirlo come si merita!!!
R. La mia famiglia è di origine italiana ed esattamente di Bologna, e mi piace cucinare e mangiare bene all’italiana.
D. Questo è il tuo secondo film dopo “Girls Night Stand”. Come sei riuscita a produrli?
R. Il primo, direi proprio, è stato un miracolo, tutto girato solo per volontà.
D. Considerando le difficoltà per trovare i finanziamenti, come sei riuscita a produrre “Lez Bomb”?
R. Ho cercato ogni possibilità per trovare porte aperte, sottoponendo il mio lavoro a possibili finanziatori e finalmente ce l’ho fatta. Sono passati quasi sei anni dall’inizio della sceneggiatura per arrivare al film terminato. Sono soddisfatta del mio lavoro. Il film ha vinto il ‘Bentonville Film Festival’ ed ha già trovato una distribuzione per il North America: la Gravitas Ventures.
D. Come hai sviluppato l’idea di “Lez Bomb”.
R. Ho voluto creare una storia a lieto fine e specialmente e in modo non convenzionale dell’amore di due donne. La mia protagonista vuole essere se stessa e mettere al corrente la famiglia della sua decisione, scegliendo la festa del Thanksgiving, il ringraziamento, occasione perfetta che riunisce parenti e amici. Da qui nascono situazioni comiche e la storia prende una svolta originale.
D. Come sei riuscita ad avere Bruce Dern nel film?
R. È stata una fortuna inaspettata. L’attore nella parte di mio padre, nel film era rappresentato dalla stessa agenzia di Dern, perciò gli ha presentato la sceneggiatura ed a lui è piaciuta ed è entrato a far parte del cast.