Locarno, 11 agosto – Difficile dover scegliere o sottolineare i film Doc nella lunga lista di autori tra le varie categorie in concorso al Festival di Locarno. Alle giurie è stato assegnato questo arduo compito di premiare i migliori del Concorso Internazionale per il Pardo D’Oro (Film di giovani autori provenienti da tutto il mondo affiancati da opere di maestri del cinema), Concorso “I Cineasti del Presente” (riservato a registi emergenti di opere prime e seconde provenienti da tutto il mondo realizzate a basso costo, documentari o film ) e il Concorso “I Pardi di Domani” (la selezione include due concors: nazionale riservato a giovani registi svizzeri e internazionale con opere da tutto il mondo di talenti del futuro).
Abbiamo intervistato sul red carpet del festival Kristina Grozeva regista di “Slava” (Glory) film bulgaro e Lina Rodriguez regista di “Manana a Esta Ora” Colombia /Canada.
Il film della Rodriguez fa parte del concorso Cineasti del Presente “È il mio secondo lungometraggio in spagnolo, di cui sono regista e sceneggiatrice” – ci dice. Al suo fianco c’è il produttore del film Brad Deane – “Sono nata in Colombia e risiedo in Canada. La mia storia vuole sottolineare la mia ossessione verso il non saper spesso apprezzare quello che si ha al momento senza realizzare come il destino possa cambiare le carte dell’esistenza di ognuno, giorno per giorno e minuto per minuto. Improvvisamente, inaspettamente si può essere costretti ad affrontare una realtà a cui mai si sarebbe pensato di dover vivere.“
Kristina in collaborazione con Petar Valchanov ed al loro terzo lungometraggio inserito nel Concorso Internazionale, raccontano una storia semplice e tragicomica di un uomo balbuziente, onesto e solitario, Tsanko Petrov (Stefan Denolyubov). L’uomo ha per compagnia un coniglio, lavora come operaio aggiustando le rotaie dei treni. Tra quelle, trova una ingente somma di denaro che decide di consegnare alla polizia . Quel gesto segnerà la sua vita per sempre, diventando un eroe nazionale d’onestà in una cerimonia organizzata dall’ambiziosa PR del ministero dei trasporti, Julia Staikova( Margita Gosheva). “Gli attori sono perfetti nella parte come li avete selezionati?” Chiediamo a Kristina. “Noi conoscevamo già gli attori avendo lavorato insieme in un altro progetto, per cui abbiamo scritto la sceneggiatura su di loro, infatti, il risultato è stato, direi, perfetto.”
Abbiamo chiesto ad entrambe ” È ancora difficile per una donna imporsi come regista in questo campo?” Kristina ” In Bulgaria può essere difficile ed a volte facile. La figura di una regista donna sul set può essere accettata e con qualche vantaggio ma quando si tratta d’imporre le proprie idee, come donna, può risultare difficile scontrarsi con la mentalità maschile.”
Rodriguez risponde “Ancora ci sono molte difficoltà in questo campo per una donna che intreprende la carriera di regista. C’è ancora da combattere per farsi accettare dalla supremazia maschile.
Abbiamo incontrato regista e attori protagonisti del film giapponese “Wet Woman in the Wind” il più discusso del festival indicato insieme a “Slava“, come film da non perdere. Il regista Shiota Akihiko ci ha detto d’aver iniziato da studente di cinema a collaborare con Kiyoshi Korusawa e Kunitoshi Manda e quetso è il suo terzo film selezionato al festival di Locarno. Di essere soddisfatto del suo lavoro e d’aver trovato gli attori adatti al suo film, l’attrice Mamiya Yuky e l’attore Nagaoka Tasuku. Il film rilancia il genere softcore che ha influenzato l’immaginario sessuale giapponese negli anni settanta e ottanta. La trasgressione di un tempo diventata tradizione rinnovabile.
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