Certamente mai una campagna politica presidenziale americana è stata seguita nel mondo e supportata dai media. Ogni dibattito è uno scontro tra due titani che si buttano bombe d’aria per rendere sempre più inagibile il percorso dell’uno o dell’altro. Forse questa realtà politica così toccante per la mediocrità alla quale si è sottoposti rende la figura di Reacher ai suoi fans come un eroe al quale non importano il potere, la voracità del benessere e vive senza fissa dimora non schiavo del cellulare, ma nella libertà di esistere al di fuori dei canoni comuni, capace di leggere al di la dell’evidenza dietro alle righe.
Chissà per chi avrebbe votato Reacher? Forse per nessuno dei due contendenti.
La realtà politica è al di la della nostra immaginazione. Sullo schermo David Grieco con il suo film “La Macchinazione” osa presentarla nella figura di Pier Paolo Pasolini , ma è scusato: è sempre un film, anche se toccante. Considerando d’aver toccato l’argomento “dibattiti”, vorrei anticipare con la palla di cristallo avuta in prestito da una maga, il finale della maratona presidenziale americana…… Ecco,vedo delle lettere HDRC, una donna con i pantaloni che alza una bandiera, è arrivata dopo un lungo percorso alla sua meta…ci sarebbe altro da dire …ma, peccato, la palla è scivolata sul pavimento, non potrò restituirla alla maga, il seguito lo vedremo presto.
Non voglio dimenticare di fare i miei complimenti a Tom Cruise, si porta benissimo i suoi 50 anni ed è perfetto nel personaggio di Jack Reacher… non perdetevelo.