“The Painted Bird” – Intervista al regista Václav Marhoul
Dalla nostra corrispondente da Los Angeles, Stella S.
Los Angeles, 3 novembre 2019 – “The Painted Bird“, film, presentato al Festival di Venezia dove ha raccolto premi e consensi, è stato scelto dalla Repubblica Ceca per partecipare alla selezione degli Oscars 2020.
È un film scioccante da considerarsi per la straordinaria regia di Václav Marhoul, attore, sceneggiatore. Per queste sue multitasker ha saputo ricreare in immagini, il dialogo è minimo nel film, una sceneggiatura dal libro di Jerzy Kosiński, autore maggiormente conosciuto per la versione cinematografica di “Being There” con l’interpretazione straordinaria di Peter Sellers.
È stato un atto di coraggio artistico la scelta del regista d’impegnarsi in una difficile prova realizzando un film come “The Painted Bird” confrontandosi con una storia ricca di verità universali: innocenza, povertà, dolore, solitudine, bontà, sessualità, violenza fisica e morale, fame, guerra.
In molti titoli si legge “Olocausto masterpiece”, non è quella la visione precisa di lettura della metamorfosi di un giovane ragazzino senza identità accusato d’essere zingaro o ebreo interpretato dal giovane insostituibile attore, Petr Kotlar, messo alla prova nelle difficoltà spesso terribilmente inconcepibili ma esistenti ancora oggi nella vita odierna. Il ragazzo rappresenta l’essere umano e, come l’uccello al quale sono state dipinte le piume, non viene accettato dai suoi simili .
Václav Marhoul, regista del film, da noi intervistato ha spiegato d’essersi preparato all’accusa di violenza sugli animali da parte del publico. Al Festival di Venezia, infatti, spiega, “Ho ricevuto immediatamente una e-mail di un’organizzazione per la protezione degli animali dovuta alla violenza espressa nel film su di loro. Posso provare e confermare che ogni scena nella quale si è pensato a violenze usate contro animali, si è trattato del risultato di finzione cinematografica.
Il film ha ricevuto a Venezia un premio speciale dalla giuria composta con ragazzi e ragazze italiani dai 17 ai 20 anni, si sono espressi complimentandosi per i valori umanitari nel film a protezione dei giovani contro la violenza nel mondo e forse questo film potrà aiutare a migliorare il futuro per i suoi messaggi e questo mi ha fatto molto piacere.
Un altro problema dovuto affrontare con molte persone, che mi hanno accusato d’aver presentato un film troppo violento. ” Veramente è stata la mia risposta? Forse voi le avete voluto vedere con la vostra immaginazione al di la delle scene di quelle da me presentate..
Nel libro, le storie di violenza sono descritte in modo brutale. Nella mia sceneggiatura, ho semplicemente girato scene sostenute dalla finzione come lo è il cinema ma nella realtà la violenza è vera e quotidiana dunque “The Painted Bird ” è assolutamente senza tempo, attuale, presenta scene alle quali, forse, siamo abituati o le ignoriamo.. il film le sottolinea, la violenza è di tutti i giorni. Magari in questo stesso momento, dei bambini vengono uccisi, perciò il film è doloroso e deve esserlo.”
È stato un piacere incontrare, Václav Marhoul, per la sua professionalità, ricca d’umanità, semplicità ma determinazione. “Ho sempre parlato molto con i miei attori, ci ha detto, scelti con cautela, per prepararli ad esprimere al meglio la scena da interpretare.”
Questo è un film, girato in bianco e nero, assolutamente meritevole d’entrare nella rosa dei prescelti alla competicione degli Oscars 2020 per la categoria International feauture film.
Intervista al regista