Il Festival di Venezia scopre l’acqua calda

Los Angeles, 12 settembre – Al Festival di Venezia si sono accorti l’anno scorso, dei potenziali film  in lingua spagnola. Infatti ha vinto il Leone d’Oro il film “Ti Guardo” diretto da Lorenzo Vigas ed è stato il primo film sudamericano ad essere premiato.  Gli ha fatto eco il film argentino  diretto da Pablo Trapero, “Il Clan” premiato con un Leone d’Argento.
Quest’anno riscoprono e premiano “The Woman Who Left” di Lav Diaz, il regista filippino, dedicato ai film in bianco e nero a lunga durata per un pubblico selezionato e paziente (4 ore sono  i tempi della visione!). Lav Diaz  era già uscito alla ribalta al film Festival di Locarno con il Pardo D’Oro  2014 per “From What is before”, film decisamente migliore dell’ultima sua creazione, sempre  con 4 ore di visione  girato in bianco e nero. L’Italia ha strappato con onore un premio per “Liberami” di Federica Di Giacomo per la sezione Orizzonti. 
Il festival di Venezia  non ha portato nulla di eclatante nella sua 73esima edizione, forse lo spirito era quello di voler presentare pellicole originali ma  si dovrebbe adeguare alla concorrenza con Festival  internazionali,  scegliendo  una selezione  più moderna,  mettendosi in gioco  con un programma deciso a  scoprire  autori e  attori decisamente più interessanti.
Nel gran pentolone dei Festival,  Venezia,  rimane un nome storico appetibile ma necessita di novità per rilanciarsi  rinnovato,  lo insegnano il Festival di Locarno, Sundance, AFI film Fest, Toronto Film Festival  e molti altri.
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