Lo straniero senza nome, l’uomo col mezzo sigaro sempre in bocca, l’ispettore Callaghan ed il grande regista che è diventato, raggiunge un grande traguardo nel pieno della sue facoltà il che non è poco.
Possiamo dire, senza essere banali, che la carriera di Eastwood è cresciuta a livello esponenziale, come un buon vino che più invecchia e più migliora. Il grande pubblico lo ha scoperto a 34 anni per merito del regista italiano Sergio Leone che lo volle per un film a basso costo che scimmiottava il genere western statunitense. Il film, a sorpresa, diventò un “cult” e s’intitolava “Per un pugno di dollari” dove il nostro interpretava il ruolo di un eroe solitario dedito alla giustizia nei confronti degli oppressi. La pellicola ebbe un successo inaspettato e fu di fatto la prima del filone denominato “spaghetti western”, grazie anche ad Eastwood nonostante Sergio Leone lo definisse un attore con due sole espressioni: una col sigaro ed una senza!
Dicevamo della crescita dell’artista nel prosieguo degli anni avallata evidentemente da un talento di base eccellente e questo è ancor più vero relativamente alla sua produzione come regista ed addirittura come compositore di alcune colonne sonore di suoi films come “Mystic river” o “Gran Torino”.
Quello che ha sorpreso nel tempo è stata la grande versatilità di Eastwood che ha trattato a volte temi scottanti unitamente a storie più commerciali come l’affresco d’amore de “I ponti di Madison County”.
A mio modesto parere ritengo che due film sono assolutamente nell’Olimpo della cinematografia mondiale: “Million dollar baby” e “Gran Torino”, ultimo film dove Clint ha recitato, oltre alla regia, come protagonista.
Ed allora nell’augurargli lunga vita ci piace salutarlo con una delle sue espressioni che lo resero celebre nei film di Leone.
Caro vecchio Clint…..BRAVO!