Diabolik.

Sessant'anni fa cambia la storia del fumetto italiano.

Roma, 31 ottobre 2022.

 

Il primo novembre 1962 appare in edicola il primo numero di un fumetto mensile, destinato a marcare un’epoca e tuttora in auge: Diabolik.

“Il re del terrore” è il primo romanzo completo, come recita la copertina, dove una donna urlante non regge lo sguardo penetrante di un uomo con il volto coperto da una calzamaglia nera.

Sessant’anni fa l’idea delle sorelle Angela, in primis, e successivamente Luciana Giussani scompagina letteralmente il mondo del fumetto italiano e non solo.

Le sorelle Giussani sono figlie della buona borghesia milanese, proprietarie della casa editrice Astorina, e portano avanti la loro idea basata su tre parametri.

Il formato è un tascabile a due o tre vignette per tavola per circa cento pagine, per una storia completa, con costi di realizzazione ridotti.

Il pubblico di riferimento sono i pendolari che ogni giorno raggiungono Milano per lavoro e la durata di lettura deve occupare giusto il tempo del viaggio in treno.

Il protagonista non è il classico “ladro gentiluomo”, alla Arsenio Lupin o Rocambole, ma un ladro che non esita ad uccidere per raggiungere il suo scopo.

Angela Giussani racconta un Diabolik dalle rilevanti competenze tecnologiche, tra cui le famose maschere grazie alle quali può assumere l’identità di chiunque.

L’Italia che prende coscienza del progressivo cambiamento della società, che parla del comune senso del pudore, accoglie nel fumetto di Diabolik cambiamenti non preventivabili.

Al di là delle storie, l’entrata in scena nei numeri successivi di Eva Kant, per un amore eterno con Diabolik, al pari del perenne conflitto con l’ispettore Ginko.

Così come il gusto per la sfida, la soddisfazione per la vendetta, la maniacale programmazione di ogni colpo e la geniale capacità d’improvvisazione.

Il fumetto Diabolik spariglia anche le carte del “politicamente corretto”, del bene che vince sempre sul male; una cultura, avallata anche da rappresentazioni cinematografiche, che col passare degli anni cambia orizzonte.

I lettori sono affascinati dal male assoluto che incarna Diabolik, nel periodo dove dominano fumetti storici come “L’Uomo Mascherato”, “Mandrake”, “Flash Gordon”.

Diabolik è abilissimo nell’uso del pugnale, non usa armi da fuoco e predilige come auto una Jaguar E-Type che pilota con notevole destrezza.

Il fumetto creato dalle sorelle Giussani vanta imitatori in tutto il mondo che, in un modo o nell’altro, però, come i nostrani Kriminal e Satanik, non reggono alla distanza.

Due le versioni cinematografiche più significative del personaggio come il film diretto da Mario Bava nel 1968, protagonista John Phillip Law, e quello con regia dei Manetti Bros nel 2021, con Luca Marinelli nei panni del ladro.

Angela e Luciana Giussani sfidano con successo gli stereotipi del tempo e noi, con animo grato, continuiamo a leggere “Il Re del terrore”.

Buon compleanno Diabolik!    

 

 

 

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