Romina Caruana, attrice e scrittrice, è una giovane donna coraggiosa per l’ impegno dimostrato nel contribuire ad abbattere la frontiera ancora tabù verso l’autismo.
dalla nostra corrispondente da Los Angeles Maristella Santambrogio
” È importante riuscire a guardare questi bambini- così dice Romina- con occhi diversi perchè sono stupendi, sono angeli viventi che portano nell’animo l’innocenza, la purezza e sanno donare tanto amore a chi li sa capire.” Caruana si trova a Los Angeles per continuare la sua carriera d’attrice. Ha girato il film “Finding Happiness” diretto da Ted Nikolaus e diversi short-film nonché per ottimizzare la traduzione in Inglese del suo libro ”È Solo un Gioco di Anime” pubblicato in Italia, distribuito lo scorso Ottobre e acquistabile anche su Amazon. “Non è semplice – ha ribadito la scrittrice – specialmente nel mio caso, trovare il traduttore adatto perché è più complicato per gli idiomi e le frasi in siciliano ma sono convinta di riuscire a portare a termine anche questa ricerca. Con la mia storia vorrei sensibilizzare i lettori verso l’autismo, questa malattia di cui non si parla in maniera dovuta, specialmente in Italia. Nella mia famiglia la nascita di un fratello, diagnosticato autistico, ha ribaltato i nostri rapporti ed equilibri , imponendoci un percorso difficile ma necessario, che ci ha migliorati . Mio fratello mi ha insegnato ad aprire gli occhi verso un mondo che non conoscevo, l’autismo. La bellezza della sua anima, la sua gioia contaminante dal buongiorno del mattino, mi hanno trasmesso energie positive, ho imparato ad essere vera senza maschere, così come lo è lui, disarmante. Gli devo molto.” “ Come si presenta questa malattia?” “Verso i due anni esplode e viene diagnosticata. Può essere di origine genetica o causata dai vaccini. In America la ricerca sull’autismo è assolutamente all’avanguardia, ha fatto molti passi avanti sottolineando come una causa scatenante della malattia nel bambino potrebbe essere dovuta ad un’ infiammazione intestinale abnorme, tale da far si che le pareti dell’intestino abbiano quasi a sanguinare. Seguendo questo percorso negli studi della malattia, in America si è arrivati a considerare una scissione tra la caldaia intestinale e neurologica. Quella intestinale indebolita dalla patologia scatenante che produce dolori lancinanti attiva la caldaia neurologica con reazioni schizofreniche o epilettiche. Un bambino non sa esprimere a parole il dolore insopportabile allo stomaco dovuto al cibo che ingerisce. La sofferenza culmina con crisi epilettiche di cui nel mio libro se ne parla spesso. La ricerca Americana è indirizzata a curare l’infiammazione intestinale nel bambino per poi intervenire a livello neurologico, seguendo un percorso al contrario di quello fino ad ora seguito. Un bambino su 88 viene colpito dall’autismo. In generale sono dei bambini con delle caratteristiche intellettive ampie che manifestano in campi diversi: nei numeri , nella musica e poi sviluppano aree del cervello che noi “normali” non potremmo eguagliare. I bambini autistici possono essere verbali e non verbali. In genere, i bambini verbali esprimono un uso più appropriato della parola, ma hanno difficoltà maggiori a livello comportamentale, mentre i bambini non verbali dimostrano difficoltà nel linguaggio ma sono più reattivi nel comportamento. Dipende quale parte del cervello viene colpita. Li accomuna il bisogno di ripetere le frasi e la necessita di seguire un percorso quotidiano coordinato e ripetitivo. “Quali consigli si possono dare ai genitori?” “La scuola è fondamentale . Questi bambini, essendo molto sensibili, necessitano di attenzioni speciali poichè si irritano facilmente non riuscendo ad esprimere le proprie sensazioni o necessità. Il frequentare scuole dove il bambino autistico viene a contatto con bambini normali lo aiuta a migliorare, essendo portato ad imitare gli altri. Spesso il suo comportamento nei momenti in cui dondola il capo, fa pensare ad una sua non partecipazione all’ambiente che lo circonda, eppure la sua attenzione è presente ed assimila quello che lo circonda facendolo proprio. Nel mio libro, la storia inizia in Sicilia e si sposta a New York dove la mia protagonista diventata fashion designer, mentre organizza la propria vita sa che deve risolvere il rapporto con il fratello autistico la cui nascita ha portato un cambiamento nella famiglia siciliana forzando il nucleo a rimettere in discussione i rapporti che li legano. Mi sono concentrata – ha detto la scrittrice- solo su due caratteri, il mio e quello di mio fratello. Sviluppo tre aspetti nella storia, quello psicologico, medico e spirituale. Con la mia storia vorrei sensibilizzare le persone per dare un aiuto maggiore a questi bambini, perchè non vengano traumatizzati nelle scuole com’e successo a mio fratello e ci si attivi maggiormente per dare loro l’aiuto necessario ad integrarsi nella vita quotidiana . In America il due di Aprile ricorre il quinto anno della giornata dell’Autismo, nelle metropoli americane i più importanti monumenti vengono illuminati in blu. Mi auguro che questo avvenga anche in Italia ed anche io mi sto facendo parte attiva in tal senso.”