Spettacolo
“Fantozzi compie 40 anni”
Roma, 20 ottobre – Si dice che i compleanni a festeggiarli prima della fatidica data portino “male” ed allora con circa sette mesi di ritardo festeggiamo i 40 anni del ragioniere più sfortunato del globo: Ugo Fantozzi!
Sono passati quarant’anni dal 1975, esattamente dal 27 marzo 1975, quando Fantozzi arrivò al cinema e fu subito un successo “mostruoso”. Ma al di là del film, del personaggio, quello che ha letteralmente rivoluzionato una certa comicità è stato Paolo Villaggio, l’inventore di Fantozzi.
Già dal 1968 l’artista genovese si fece conoscere per il suo modo di intrattenere il pubblico nella fortunata trasmissione televisiva della domenica pomeriggio intitolata appunto “Quelli della domenica”.
Trasmissione azzeccata e fortunata che portò alla notorietà artisti come Ric e Gian, Enrico Montesano col personaggio stralunato di Felice Allegria, il duo Cochi e Renato con la mitica scenetta del maestro e dell’allievo in “bravo 7+” e poi Paolo Villaggio che incarnava il ruolo di presentatore in maniera atipica; prima di lui il ruolo era gestito sempre in ossequio al pubblico, Villaggio invece lo aggrediva il pubblico suscitando nelle prime apparizioni un certo imbarazzo.
La formula però si rivelò vincente nel tempo ed il personaggio del burbero presentatore funzionò con l’arricchimento nel corso delle trasmissioni della macchietta del Prof. Kranz, un maldestro inventore tedesco a cui andavano regolarmente storti i suoi esperimenti.
Paolo Villaggio, oltre che attore anche scrittore e sceneggiatore, è stato un “genio” della nuova comicità nostrana che andava rinnovandosi dai vecchi ed insuperabili canoni della commedia all’italiana e l’apice a livello cinematografico venne toccato appunto nel 1975 con il primo “Fantozzi”.
Il comico genovese fu coadiuvato dalla regia di Luciano Salce e dalle prestazioni di una serie di caratteristi che hanno fatto la storia della saga fantozziana ed a buon diritto possiamo certificare come da tempo sono entrate nel linguaggio di tutti i giorni locuzioni tipo: “ il direttore mega-galattico”, “è una cagata pazzesca”, “dentifricio mentolato al sapore di caffè con pettinata incorporata”, il famoso “rutto libero” oppure lo storpiamento dei congiuntivi come “batti lei” o “mi dii”.
Villaggio non è stato sempre e solo Fantozzi, ed a nostro avviso dieci rappresentazioni della saga sono state un po’ troppe. È stato, rimanendo nel solco del personaggio sfigato e timido, anche Fracchia in memorabili duetti televisivi con Gianni Agus e soprattutto a conferma del suo indubbio talento è stato protagonista di pellicole di spessore con Fellini nel 1989 in “La voce della luna”, con Ermanno Olmi nel ’93 con “Il segreto del bosco vecchio” ed anche con la Wertmuller nel “Io speriamo che me la cavo” del 1992 a seguito del quale ricevette il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra cinematografica internazionale di Venezia.
I quarant’anni di Fantozzi verranno riproposti nelle sale dei cinema italiani, in versione restaurata in 2K, nei giorni 26, 27 e 28 ottobre il primo e nei giorni 2,3 e 4 novembre “Il secondo tragico Fantozzi”.
Da non perdere, sarà un appuntamento “mostruoso”!